Firmato il decreto attuativo per gli incentivi
di Redazione
Il provvedimento, finanziato con 800 milioni di euro, è destinato a giovani tra i 18 e i 35 anni che si trovano in condizioni di disoccupazione, inattività o fragilità sociale

La ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone - di concerto con il ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione Tommaso Foti e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti - ha firmato il decreto che dà attuazione agli incentivi per autoimpiego, lavoro autonomo e professionale previsti dagli articoli 17 e 19 del decreto Coesione (dl n. 60/2024, convertito con modificazioni dalla legge 4 luglio 2024, n. 95). Il provvedimento, finanziato con 800 milioni di euro, passa ora al vaglio degli organi di controllo.
«Un'azione di sistema per aumentare la partecipazione al mondo del lavoro dei nostri giovani, in particolare i Neet e i disoccupati, promuovere buone idee d'impresa e accompagnare le nuove iniziative di lavoro autonomo, professionale, imprenditoriale attraverso la formazione, il tutoraggio e l’accesso ad un contributo per l’avviamento delle attività – spiega Calderone -. Una spinta utile anche al passaggio generazionale delle attività di impresa e di lavoro professionale e autonomo che evidenzia il ruolo che questo governo affida alla capacità di intraprendere, al saper fare e al lavoro di qualità. Qualsiasi forma contrattuale o societaria esso abbia».
«Il governo Meloni –dichiara Foti - ha stanziato 800 milioni di euro per promuovere l’inclusione attiva e l’inserimento lavorativo attraverso misure specifiche a sostegno dell’avvio di iniziative di lavoro autonomo, imprenditoriale e libero-professionali rivolte ai giovani. Di questi, 700 milioni provengono dal Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), mentre 100 milioni sono risorse del Pnrr, nell’ambito del programma Gol (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori - parte della Missione 5 del Piano). Il provvedimento è destinato a giovani tra i 18 e i 35 anni che si trovano in condizioni di disoccupazione, inattività o fragilità sociale. Grazie a queste risorse, sarà possibile offrire percorsi formativi e di accompagnamento – in collaborazione con l’Ente Nazionale per il Microcredito – e sostenere concretamente l’avvio di attività autonome, imprenditoriali e professionali su tutto il territorio nazionale».
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