Competenze a disposizione del sistema Italia
L'Academy forma i manager in grado di aiutare le pmi, mentre le stesse imprese potrebbero utilizzare il voucher

Federmanager lo ha ribadito più volte per bocca del suo presidente Valter Quercioli. «Siamo in campo per offrire agli interlocutori istituzionali le migliori competenze manageriali, in grado di definire politiche industriali e commerciali incisive anche in risposta ai mutevoli scenari internazionali – spiega –. La nostra Federazione è pronta a mettere sul tavolo proposte concrete che recepiscano le istanze di cittadini e imprese e contestualmente favoriscano l’innovazione, la sostenibilità e il rafforzamento della competitività di cui il sistema ha bisogno».
I nuovi dazi introdotti dagli Stati Uniti hanno riportato in auge il temporary manager. Una figura che potrebbe offrire opportunità di crescita soprattutto alle medie aziende. Oltre 35 miliardi di euro di esportazioni italiane dovrebbero trovare altri mercati di sbocco. I settori più vulnerabili sono tra quelli più strategici per il nostro Paese: agroalimentare, farmaceutica, automotive e chimica. Le perdite per l’agroalimentare potrebbero raggiungere i 2,3 miliardi di euro, con aumenti tariffari fino al 45% per i formaggi, 35% per i vini e 42% per le conserve e le marmellate. La farmaceutica rischia danni superiori a quattro miliardi di euro.
«In questo scenario – aggiunge Quercioli – la risposta deve essere unitaria e forte. I nostri manager sono già pronti ad attuare soluzioni alternative per le imprese in cui operano, ma diventa fondamentale da parte delle istituzioni una strategia e degli investimenti per sostenerli in questa sfida complessa. L’approccio a nuovi mercati richiede conoscenze, investimenti, un supporto concreto dalle rappresentanze e organismi che operano sul piano internazionale e, naturalmente, adeguate competenze manageriali».
La soluzione è già pronta: l'Academy che forma i manager in grado di aiutare le pmi, mentre le stesse imprese potrebbero utilizzare il voucher. «La nostra Academy - sottolinea il presidente di Federmanager - offre corsi certificati per riqualificarsi e inserirsi. Formiamo professionisti pronti ad affrontare le sfide del mercato. In questa fase sono molto richiesti gli export manager. In alcuni casi le imprese investono sul proprio personale: spesso sono responsabili commerciali. Inoltre insisteremo con la nostra proposta dei voucher a disposizione delle aziende. In tre anni ne sono stati utilizzati oltre 3mila per una spesa di circa 75 milioni di euro».
Il decreto 7 maggio 2019 dell'allora ministero dello Sviluppo Economico aveva dato applicazione al contributo a fondo perduto introdotto dalla legge di Bilancio 2019, in forma di voucher, a beneficio delle micro, piccole e medie imprese e reti d’impresa per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa. «Si tratta di una misura nata proprio da una proposta di Federmanager - conclude Quercioli - per promuovere il percorso di trasformazione digitale delle nostre pmi attraverso il contributo di risorse manageriali esperte nell’innovazione tecnologica e di processo. Il beneficio è subordinato alla sottoscrizione di un contratto di consulenza tra le imprese e le società di consulenza o i manager qualificati iscritti in un elenco istituito con apposito decreto del Mise. È inoltre previsto che possono iscriversi all’elenco anche le società di consulenza e i manager accreditati negli albi o elenchi dei consulenti in innovazione istituiti presso le associazioni di rappresentanza dei manager o presso le organizzazioni partecipate pariteticamente da queste ultime e da associazioni di rappresentanza datoriali».
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