C'è più gusto con la cooperazione

Presentata la II edizione della guida dedicata alla ristorazione cooperativa. Sono 176 le realtà che raccontano sapori e valori di ogni angolo d'Italia. E soprattutto offrono lavoro alle persone svantaggiate
November 19, 2025
C'è più gusto con la cooperazione
La presentazione della II edizione de "Il gusto della cooperazione"/ WEB
Sono 176 i ristoranti cooperativi in Italia. Una realtà che racconta sapori e valori di ogni angolo del nostro Paese. E soprattutto offre lavoro a persone svantaggiate.  Il Gusto della cooperazione non è una semplice guida. Ma è un viaggio gastronomico che è anche un percorso di inclusione sociale e sviluppo sostenibile ben descritto in questa II edizione dedicata ai ristoranti gestiti da cooperative, promossa da Confcooperative FondoSviluppo e realizzata dall'editore Pecora Nera.
«Storie di piatti e di cucina, di persone e di luoghi, di tradizioni e di comunità – spiega Fabiola Di Loreto, direttore generale di Confcooperative –  ma anche di reinserimento lavorativo, di riscatto che diventa speranza, lavoro che diventa sviluppo personale ed economico. Eccoci, quindi, con una nuova edizione, più ricca della prima, con conferme e novità che attraversano tutto il territorio nazionale con proposte di ristorazione cooperativa presenti in tutte le regioni d'Italia: racconti, territori, tradizioni, esperienze di chi insieme al buon cibo ricerca benessere e accoglienza». 
Il Gusto della cooperazione rimane un ambito da scoprire, approfondire, coltivare con degustazioni che non sono solo legate al bere e al mangiare, ma a un'esperienza umana più profonda. Un viaggio lungo la Penisola con la guida organizzata per regioni, partendo dal nord per arrivare al sud e alle grandi isole. Ogni regione è rappresentata almeno da un ristorante cooperativo, raccontato in ampie schede in cui emergono le peculiarità, la storia, l'offerta gastronomica, oltre a tutte le informazioni utili al lettore. L'idea di questa guida nasce dall'incontro, nel corso degli anni, con le tante realtà che, in ciascuna regione d'Italia, hanno dato vita a luoghi dove il mangiare si lega con il territorio, con le comunità locali, con le produzioni tipiche e con progetti di inserimento lavorativo e di emancipazione sociale. Ristoranti nati dal desiderio di valorizzare persone, luoghi, prodotti e ricette che restituiscono la dimensione di quanto cooperare possa generare valore e creare opportunità di crescita e sviluppo. Come Fattorie Garofalo in Campania, che con 650 dipendenti è impegnata in tutta la filiera agroalimentare: dalla coltivazione del foraggio all'allevamento di 13mila bufale, dalla produzione di mozzarella ai 14 punti vendita. Tutto in ambito sostenibile e inclusivo. Oppure l'Osteria sociale Montebellina di Alba (Cuneo), che ha saputo accogliere cuochi e camerieri con disabilità anche mentali dando loro una seconda opportunità e un'occasione di riscatto sociale. 
«La scoperta dei tanti ristoranti in Italia, che sono nati dal desiderio di valorizzare persone, luoghi, prodotti e ricette, restituisce la dimensione di quanto cooperare possa generare valore e creare opportunità di crescita e sviluppo. Al viaggiatore che vorrà seguire questa guida, a coloro che vorranno andare a scoprire i ristoranti della guida consigliamo di immergersi totalmente nel valore del progetto e cogliere, oltre ai sapori, il bello che ogni singola storia ci offre. A vivere un'emozione, a comprendere meglio un progetto di vita», conclude Maurizio Gardini, presidente di Confcooperative.
 

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