L'ultimo dono alla rettrice della Cattolica: una piccola Madonna di Lujan

Il regalo voluto da Francesco durante la Settimana Santa è arrivato a destinazione poco dopo la sua morte. Un segno di ringraziamento per la cura ricevuta durante il suo ricovero al Gemelli
April 23, 2025
L'ultimo dono alla rettrice della Cattolica: una piccola Madonna di Lujan
Università Cattolica del Sacro Cuore |
Un ultimo regalo, voluto da Papa Francesco durante la Settimana Santa e giunto a destinazione poco dopo la sua morte. È la piccola statua di Nuestra Señora de Luján, che la Rettrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Elena Beccalli ha trovato ad attenderla a Casa Santa Marta, dove si era recata a rendere l’ultimo omaggio al Pontefice. La statuetta rappresenta la Vergine miracolosa venerata nel Santuario di Luján (a circa 70 km da Buenos Aires), patrona di Argentina. Un dono che Papa Francesco aveva voluto fare alla rettrice non solo come un segno di ringraziamento, ma anche e specialmente la conferma di un’amicizia destinata a sfidare il tempo.
Tra poco, del resto, comincerà la novena che prepara la festa della Morenita, come viene familiarmente chiamata la Madonna di Luján. La ricorrenza dell’8 maggio era particolarmente cara a Papa Bergoglio, che da arcivescovo della capitale non mancava di partecipare al tradizionale pellegrinaggio. Anche dopo l’elezione, aveva conservato un legame molto stretto con il santuario, legame ribadito dal messaggio inviato nel 2020, durante la pandemia, all’arcivescovo della diocesi di Mercedes Luján, monsignor Jorge Scheinig. Alla Vergine, aveva scritto in quell’occasione il Papa, «diremo le nostre preoccupazioni e le nostre gioie». Impossibile, in queste ore, non cogliere l’analogia con la devozione per l’icona della Salus Popoli Romani conservata presso la Basilica papale di Santa Maria Maggiore, al cui interno Francesco ha scelto di essere sepolto.
Università Cattolica del Sacro Cuore
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Il dono della statuetta, che raffigura la Madonna di Luján ornata del tipico manto bianco e celeste, era stato voluto in ricordo dell’affettuoso incontro del 16 aprile scorso, durante il quale il Papa aveva nuovamente ringraziato i vertici e il personale della Fondazione Policlinico “A. Gemelli”, dell’Università Cattolica e della Direzione sanità e igiene dello Stato della Città del Vaticano per le cure che gli erano state prestate nel lungo ricovero delle scorse settimane. A rendere ancor più memorabile quel momento, provvede ora la presenza in ateneo di Nuestra Señora de Luján. «La guarderò ancora una volta – aveva dichiarato Francesco nel messaggio del 2020 – e, ancora una volta, mi lascerò guardare da lei».

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