Il Papa migliora e la notte scorsa non ha usato la ventilazione meccanica

Lo ha fatto sapere questo pomeriggio la Sala Stampa. In assenza di bollettino medico (previsto domani) la situazione è stabile "con lievi miglioramenti"
March 17, 2025
Il Papa migliora e la notte scorsa non ha usato la ventilazione meccanica
Reuters | Continua incessante la preghiera per la salute del Papa ricoverato al Gemelli
Per il Papa, che oggi ha ricevuto parole di augurio dalla premier italiana Giorgia Meloni e la standing ovation dell’Aula del Senato, continua la fase di miglioramento. Francesco, fa sapere la Sala Stampa della Santa Sede, "la notte scorsa non ha fatto uso della ventilazione meccanica, ma ha usato gli alti flussi". La situazione "resta stabile in un quadro complesso con lievi miglioramenti dal punto di vista respiratorio e motorio". Ciò è testimoniato anche dalla "riduzione dell’uso della ventilazione meccanica la notte e degli alti flussi durante il giorno". In sostanza nelle ore diurne si ricorre di più che nei giorni scorsi alla ossigenoterapia con flussi ordinari. Questo non significa uno stacco definitivo dall'ossigeno, ma va inquadrato in un percorso di riduzione progressiva della ventilazione meccanica e dell'uso degli alti flussi. Si tratta di sicuramente di buone notizie, da prendere però - viene fatto notare - sempre con grande prudenza. Domani il nuovo bollettino medico darà maggiori dettagli. E sempre domani, riferisce la Sala Stampa, "possiamo aspettarci una catechesi".
Intanto le manifestazioni di affetto si moltiplicano. «Mi sento di rivolgere un affettuoso saluto al Santo Padre che mai ha fatto mancare la sua forza e sua guida - ha detto Giorgia Meloni durante il suo discorso a Palazzo Madama in vista del prossimo Consiglio europeo -. Il mio augurio, e interpreto il sentimento di quest’Aula, e sono sicura di tutto il popolo italiano, di poterlo vedere prima possibile ristabilito del tutto». Alle sue parole è seguito un lungo applauso dell'Aula con i parlamentari in piedi.
E la salute di papa Francesco è anche il tema di maggiore interesse per il 30% degli italiani in queste settimane, seguito con grande distacco dalla politica europea (19%) e dall'inflazione su scala nazionale (anche in questo caso il 19%). È quanto emerge da una ricerca dell'Osservatorio Opinion Leader 4 Future, di CREDEM e dell'Università Cattolica. Il sondaggio è stato condotto tra il 3 e il 7 marzo su un campione di 5.000 italiani.
Naturalmente, per la salute del Pontefice si continua a pregare. Il rosario in piazza San Pietro oggi è guidato dal cardinale Angelo De Donatis, penitenziere maggiore. E anche il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro, a margine di un evento culturale, ha sottolineato: «So che papa Francesco sta migliorando, bisogna avere pazienza. Io sono fin dall’inizio pieno di fiducia, di speranza. Preghiamo tanto, aspettiamo che torni. Ciò che desideriamo è questo». Il porporato ha anche detto che in questo mese di degenza del Pontefice, non c’è stato «un minore afflusso dei pellegrini». Forse nei grandi eventi «qualcuno in meno, ma per quanto riguarda invece proprio l'afflusso ordinario, no. Vediamo tanta gente, anzi forse proprio il desiderio di pregare per il Papa muove anche questa partecipazione». Gambetti è stato possibilista sull’udienza ai Regali del Regno Unito, Carlo e Camilla, in programma l’8 aprile, nell’ambito del loro viaggio italiano dal 7 al 10 aprile. «Se è stato annunciato, credo che sia una delle possibilità», ha detto. L’incontro proprio oggi è stato confermato da una fonte di Buckingham Palace, «secondo cui il miglioramento delle condizioni del Papa implica che avrà luogo». Da parte delle fonti ufficiali vaticane non c'è stata alcuna dichiarazione in merito. La Sala Stampa però è solita non dare mai informazioni rispetto alle visite se non pochi giorni prima. La linea, pare di capire, verrà mantenuta anche in questo caso.
Sempre oggi è uscita una lettera di Francesco, pubblicata sul sito del Corriere della Sera. La lettera, datata 14 marzo, è indirizzata al direttore, Luciano Fontana, che gli aveva inviato un messaggio di augurio chiedendogli se voleva intervenire con un appello. «Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra. C’è un grande bisogno di riflessione, di pacatezza, di senso della complessità - scrive il Pontefice -. La guerra non fa che devastare le comunità e l'ambiente, senza offrire soluzioni ai conflitti. La diplomazia e le organizzazioni internazionali hanno bisogno di nuova linfa e credibilità».

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