«Il Papa ha dormito bene». Confermati i miglioramenti

Questa mattina il Papa ha fatto colazione e si è seduto in poltrona, per continuare le terapie. Ieri sera i medici annunciavano che non c'è più insufficienza renale e i valori ematici migliorano
February 25, 2025
«Il Papa ha dormito bene». Confermati i miglioramenti
ANSA | Al Gemelli si prega per papa Francesco
Continuano a giungere buone notizie dal Gemelli. Il Papa nella notte ha dormito bene e ora sta riposando, fa sapere la Sala Stampa Vaticana. Nel corso della mattinata fonti vaticane riferiscono che la situazione del Pontefice, al suo quattordicesimo giorno di ricovero, «è stabile rispetto a quanto comunicato ieri sera». Francesco, dopo essersi svegliato, ha fatto colazione e segue la terapia. «Sta facendo anche altre analisi», sulle cui conclusioni dovrebbe esserci un nuovo aggiornamento medico nel pomeriggio. Non si è al corrente di altre visite ricevute dal Papa, che comunque «è informato di quello che avviene, in particolare delle iniziative di preghiera dei fedeli». Le fonti d'Oltretevere spiegano anche che Francesco è sempre sottoposto all'ossigenoterapia, che «sta in poltrona» e che il suo umore »resta buono».
La Sala ha fatto sapere oggi che «a motivo del perdurare della degenza ospedaliera del Santo Padre, l'Udienza Giubilare di sabato 1° marzo è annullata».
Ieri sera informazioni rassicuranti erano arrivate anche dal consueto bollettino medico. «Le condizioni cliniche del Santo Padre nelle ultime 24 ore hanno mostrato un ulteriore, lieve miglioramento - dice il consueto bollettino serale - La lieve insufficienza renale riscontrata nei giorni scorsi è rientrata. La TAC torace, eseguita ieri sera, ha evidenziato una normale evoluzione del quadro flogistico polmonare. Gli esami ematochimici ed emacrocitometrici della giornata odierna hanno confermato il miglioramento di ieri. Il Santo Padre continua l'ossigenoterapia ad alti flussi; anche oggi non ha presentato crisi respiratorie asmatiformi. Continua la fisioterapia respiratoria. Pur registrando un lieve miglioramento, la prognosi rimane riservata».
«Nel corso della mattina - conclude il testo - il Santo Padre ha ricevuto l’Eucarestia. Il pomeriggio è stato dedicato alle attività lavorative».
Riassumendo e traducendo dal linguaggio tecnico dei medici, le buone notizie di ieri sera sono diverse. Prima di tutto la cessata insufficienza renale che era comunque lieve. Non ci sono più sintomi da questo punto di vista. Seconda notizia buona: dal bollettino è scomparsa la dizione "condizioni critiche", anche se si dice che «la prognosi rimane riservata». Terzo: gli esami del sangue segnalano miglioramenti sia dell'anemia, sia della piastrinopenia (basso numero di piastrine), che avevano richiesto sabato 22 febbraio una immediata trasfusione. Decisamente positiva anche l'assenza per il quarto giorno consecutivo di crisi respiratorie. E per la prima volta viene menzionata l'effettuazione della fisioterapia respiratoria che non può non essere di giovamento.
Infine i risultati della Tac. Normale evoluzione del quadro flogistico polmonare, fanno intere le fonti vaticane, significa che la malattia sta seguendo il decorso previsto come in tutti i pazienti trattati alla stessa maniera del Papa. Il mantenimento della prognosi riservata dice però che il quadro complessivo richiede ancora tanta attenzione.
Il Papa, ha detto il direttore della Sala stampa Matteo Bruni, sente l’affetto dei tantissimi che gli mandano messaggi e disegni (specie i bambini) e dei fedeli che pregano per lui. E ringrazia tutti.
Stamane è stato diffuso un testo che Francesco ha scritto prima del suo ricovero in ospedale. Si tratta della risposta a una lettera a lui indirizzata sulle pagine di "Piazza San Pietro", il mensile diretto da padre Enzo Fortunato che esplora temi di fede, spiritualità e vita quotidiana. Francesco scrive a una mamma addolorata per la perdita del figlio ventunenne in un incidente stradale. «Non ci sono nemmeno le parole per dare un nome a una mamma o a un papà che perdono un figlio - afferma il Papa -. La moglie che perde il marito è vedova. Il marito che perde la moglie è vedovo. Il figlio che perde un genitore è orfano. Ma per un genitore che perde un figlio una parola non c'è». Per questo Francesco sottolinea: «Gesù, che piange con noi, seminerà nel nostro cuore tutte le risposte che cerchiamo». E infine, citando san Giovanni Paolo II, conclude: «Non vi è male da cui Dio non sappia trarre un bene più grande».

La giornata del 26 febbraio

Anche ieri la giornata ha seguito uno schema ormai consolidato. Di buon mattino, un breve comunicato della Sala Stampa vaticana informava che il Pontefice aveva trascorso un’altra notte tranquilla aggiungendo che Francesco «sta riposando». Successivamente fonti vaticane specificavano che «il Papa si era svegliato, era seduto in poltrona e continuava le terapie». Non è escluso, veniva fatto notare, che prima della fine della settimana possa esserci un nuovo incontro stampa con i medici. E si ribadiva che «il Papa può mangiare normalmente». Non si è avuta notizia, invece, di altre visite ricevute, a parte quelle degli stretti collaboratori che lo assistono dall’inizio della degenza in ospedale.
A mezzogiorno dalla Sala Stampa veniva diramato il bollettino quotidiano con le notizie sui provvedimenti adottati dal Papa. Nel caso odierno alcune nomine episcopali in diverse parti del mondo. Inoltre, come già era avvenuto mercoledì scorso, veniva distribuito il testo della catechesi, che il Pontefice avrebbe dovuto tenere nella consueta udienza generale. Testo «preparato precedentemente», spiegava Bruni ai giornalisti (cosa che può essere ripetuta anche per altri documenti papali pubblicati in questi giorni di ricovero, ndr). La catechesi, precisava Bruni, rientra nel ciclo di udienze che caratterizzano tutto il Giubileo, sul tema “Gesù Cristo nostra speranza”. Si continua a parlare dell'infanzia di Gesù. E oggi in particolare si faceva riferimento all'episodio del Vangelo della presentazione di Gesù al Tempio, con al centro il cantico di Simeone, che dopo aver visto Gesù, sottolinea il testo, «vede la morte non come la fine, ma come compimento, come pienezza, la attende come 'sorella' che non annienta, ma introduce nella vita vera che egli ha già pregustato e in cui crede».
Sempre nel bollettino della Sala Stampa, veniva reso noto che Francesco ha istituito l’11 febbraio scorso - e quindi prima del ricovero al Gemelli - la Commissio de donationibus pro Sancta Sede, il cui compito è quello di incentivare le donazioni con apposite campagne presso i fedeli, le Conferenze Episcopali e altri potenziali benefattori, nonché reperire finanziamenti da volenterosi donatori per specifici progetti presentati dalle istituzioni della Curia Romana e dal Governatorato dello Stato Città del Vaticano.
Al Gemelli arrivava nel frattempo il vicario di Roma, cardinale Baldo Reina, per presiedere la celebrazione della Messa nella cappellina della hall del Policlinico. «Chiediamo che il Signore ristabilisca al più presto il nostro Vescovo, gli permetta di continuare a guidare la Santa Chiesa, e a noi di godere del suo magistero, della sua profezia». Al termine il cappellano del Gemelli, padre Nunzio Currao, ha informato i fedeli presenti che il Papa è a conoscenza della messa e ringrazia per la viva partecipazione.

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