Il Papa all'Angelus: «Grazie per le preghiere. Prego per voi»
di Mimmo Muolo
Nel testo diffuso dopo una notte tranquilla anche l'invocazione di pace. Ricevuti oggi Parolin e Peña Parra. Nel Bollettino di ieri l'assicurazione che il Pontefice «risponde alla terapia»

Per papa Francesco un'altra notte tranquilla che fa seguito ai miglioramenti segnalati ieri. Lo ha fatto sapere la Sala Stampa vaticana. È cominciato così il 24° giorno di degenza del Pontefice, che ha inviato la sua omelia per la Messa del Giubileo del mondo del volontariato (come riferiamo a parte) e che a mezzogiorno fa diffondere il testo dell'Angelus, il quarto non pronunciato direttamente da quanto è in ospedale.
«Vorrei ringraziare tutti coloro che mi stanno mostrando la loro vicinanza nella preghiera: grazie di cuore a tutti! Prego anch’io per voi - fa sapere il Pontefice -. E mi unisco spiritualmente a quanti nei prossimi giorni parteciperanno agli Esercizi spirituali della Curia romana» (che iniziano nel pomeriggio, ndr).
Il pensiero del Papa va anche alla pace. «Insieme continuiamo a invocare il dono della pace - invoca -, in particolare nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israele, nel Libano e nel Myanmar, in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. In particolare, ho appreso con preoccupazione della ripresa di violenze in alcune zone della Siria: auspico che cessino definitivamente, nel pieno rispetto di tutte le componenti etniche e religiose della società, specialmente dei civili».
Francesco si rivolge quindi al volontariato, definendolo «profezia e segno di speranza, perché testimonia il primato della gratuità, della solidarietà e del servizio ai più bisognosi», nelle «nostre società troppo asservite alle logiche del mercato, dove tutto rischia di essere soggetto al criterio dell’interesse e alla ricerca del profitto». Di qui il grazie del Papa ai volontari, già espresso del resto nell'omelia, «per la vicinanza e la tenerezza con cui vi prendete cura degli altri, risvegliando in loro la speranza».
Francesco non nasconde a tal proposito di stare facendo esperienza di questa tenerezza proprio in questi suoi giorni al Gemelli. «Nel mio prolungato ricovero qui in Ospedale, anch’io sperimento la premura del servizio e la tenerezza della cura, in particolare da parte dei medici e degli operatori sanitari, che ringrazio di cuore. E mentre sono qui, penso a tante persone che in diversi modi stanno vicino agli ammalati e sono per loro un segno della presenza del Signore. Abbiamo bisogno di questo, del “miracolo della tenerezza”, che accompagna chi è nella prova portando un po’ di luce nella notte del dolore».
Subito dopo la diffusione del testo dell'Angelus la Sala Stampa vaticana ha fatto sapere che il Papa oggi ha proseguito la «terapia e la fisioterapia respiratoria e motoria» e che ha ricevuto una nuova visita del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, e del sostituto , l'arcivescovo Edgar Peña Parra. : Francesco «li incontra regolarmente durante la settimana e sta inserendo questi incontri anche nella sua degenza al Gemelli - spiega sempre a Sala stampa -. Questa è l'occasione per aggiornare il Pontefice sulla situazione della Chiesa e del mondo«. «Va notato - viene aggiunto - il riferimento oggi all'Angelus alla situazione in Siria, e sicuramente si sarà parlato anche di questo».
La stessa Sala Stampa conferma anche che la somministrazione di ossigeno avviene durante il giorno ad alti flussi con le cannule nasali e di notte con la ventilazione meccanica tramite la mascherina che copre naso e bocca. Questa sera, molto probabilmente non ci sarà un nuovo bollettino, ma verranno comunque forniti aggiornamenti sulla situazione clinica del Papa. Quanto a un nuovo briefing dei medici, per la Sala Stampa «non è imminente ma non è da escludere». Ci sono «elementi che indicano miglioramenti» ma i sanitari sono cauti e aspettano per comunicare una prognosi. A proposito dell'umore del Papa, «non c'è motivo di credere che, dopo questi giorni di lieve miglioramento e di stabilità il suo umore non sia buono, come sempre».
Fonti vaticane riferiscono, infine, che non risultano cambiamenti in corso a Casa Santa Marta, abituale residenza di Francesco.
Ieri sera il bollettino medico diceva: «Le condizioni cliniche del Santo Padre negli ultimi giorni sono rimaste stabili e, di conseguenza, testimoniano una buona risposta alla terapia. Si registra pertanto un graduale, lieve miglioramento. Il Santo Padre è sempre rimasto apiretico. Sono migliorati gli scambi gassosi; gli esami ematochimici ed emocrocitometrici si confermano stabili. I medici, al fine di registrare anche nei prossimi giorni questi iniziali miglioramenti, prudenzialmente mantengono la prognosi ancora riservata». Per il quinto giorno consecutivo, dunque il Papa non ha avuto crisi. E per la prima volta si dice che c'è una risposta positiva alla terapia. Ma la cautela è d'obbligo. E per questo i medici non sciolgono la prognosi.
Questa sera, come di consueto alle 21,00, sarà il cardinale portoghese José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, a guidare in Piazza San Pietro la recita del Rosario per la salute del Papa. Lo ha reso noto la Sala Stampa della Santa Sede, che fa sapere anche come a partire da domani, «in concomitanza con gli Esercizi Spirituali della Curia Romana, la recita serale del Santo Rosario per la salute del Santo Padre sarà anticipata e si terrà al termine dei Vespri e della Meditazione delle 17:00 in Aula Paolo VI».
«Come da tradizione - spiega il comunicato -, questo tempo di raccoglimento e preghiera rappresenta un momento di silenzio e discernimento per i collaboratori del Santo Padre, i quali si uniranno in spirito di riflessione e di ascolto della Parola di Dio, continuando a pregare per la Sua salute. I fedeli che desiderano partecipare a questo ulteriore momento di preghiera potranno seguirlo in diretta sugli schermi in Piazza San Pietro o attraverso i media vaticani Al termine degli Esercizi Spirituali, venerdì 14 marzo, la preghiera comunitaria riprenderà in una modalità rinnovata, rimanendo segno di fede e di comunione ecclesiale».
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