Che cosa cambia nel Governatorato della Città del Vaticano

Il Papa, dopo la promozione di suor Petrini a presidente, ha nominato due segretari generali: un sacerdote e un avvocato. Potranno avere compiti delegati dal presidente, come già accadeva finora
February 26, 2025
Che cosa cambia nel Governatorato della Città del Vaticano
Il Palazzo del Governatorato nei Giardini Vaticani
Tra due giorni, e cioè esattamente dal 1° marzo 2025, cambieranno i vertici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, cioè l'organo che - come recita l'articolo 1 della legge CCLXXIV (274) del 7 dicembre 2018 - «esercita il potere e le funzioni ad Esso proprie, attribuite per garantire alla Santa Sede l’assoluta e visibile indipendenza, anche nel campo internazionale, nell’esercizio della missione universale e pastorale del Sommo Pontefice». In sostanza si tratta del potere esecutivo all'interno dello Stato del Papa.
Francesco, dopo aver annunciato nella trasmissione di Fabio Fazio dello scorso 19 gennaio, che il nuovo presidente del Governatorato sarebbe stata suor Raffaella Petrini, attuale segretario generale, e dopo aver confermato ufficialmente il 15 febbraio la nomina della religiosa, che prenderà il posto dell'attuale presidente, il cardinale Fernando Vèrgez Alzaga, che proprio dopodomani compirà 80 anni, ha anche disposto la nomina di due segretari generali, in questo cambiando la legge sopramenzionata, oltre che la Legge Fondamentale dello Stato della Città del Vaticano, del 13 maggio 2023.
I due nuovi segretari, sempre con decorrenza dal 1° marzo 2025, sono monsignor Emilio Nappa, finora segretario aggiunto del Dicastero per l’Evangelizzazione, nella Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove chiese particolari, e Presidente delle Pontificie Opere Missionarie; e l'avvocato Giuseppe Puglisi-Alibrandi, finora vice-Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Il comunicato che ne dà notizia specifica che «al contempo, il Romano Pontefice ha attribuito a suor Raffaella Petrini, la potestà di disporre e conferire, opportunamente, ai sopramenzionati Segretari Generali specifiche competenze o particolari compiti».
Una disposizione che appare in linea con quanto già stabiliva la Legge del 2018 sul Governatorato, all'articolo 2 prima comma, laddove si diceva che «nell'esercizio delle sue attribuzioni, il Presidente è coadiuvato dal Segretario Generale e dal Vice Segretario Generale, ai quali può delegare l'espletamento di determinate funzioni».
Piuttosto è da notare che il Papa nel disporre le nuove nomine, oltre ad aggiungere un segretario generale, ha agisto sostanzialmente all'insegna della continuità. Suor Petri, da segretario generale assurge al ruolo di presidente. E il vicesegretario generale Puglisi-Alibrandi diventa uno dei due segretari generali.

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