venerdì 10 agosto 2018
Irlandese, da giovanissima aveva lavorato per il piccolo schermo e nel cinema. Poi l’incontro con Gesù e la scelta religiosa. A soli 33 anni la morte in Ecuador vittima del sisma
Suor Clare Crockett, la vita è uno spettacolo
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Clare Crockett, da giovane, sognava di diventare una stella della Tv. Ma la notorietà che ha tenacemente inseguito ora la sta raggiungendo (anzi: l’ha già conquistata) in modo del tutto imprevedibile. Proprio come piace alla Provvidenza.

Già, perché Clare è una suora irlandese, morta in Ecuador nel 2016 a soli 33 anni di età. Dotata di un non comune talento artistico, una bellissima voce, un fisico attraente e un sorriso accattivante, avrebbe potuto sfondare nel mondo dello spettacolo. C’era quasi riuscita: a soli 15 anni era stata assunta come presentatrice di programmi televisivi per giovani per Canale 4, uno dei più importanti del Regno Unito e successivamente si era interessato di lei il canale statunitense Nickelodeon. Aveva pure recitato, anche se in una parte secondaria, nel film Sunday del regista Charles McDougall.

Poi però, in seguito a una radicale conversione, la giovane che sognava il cinema e intanto passava il tempo libero tra feste, discoteche e alcol, è diventata suor Clare Crockett della Trinità e del Cuore di Maria. Il 16 aprile 2016 è morta, con altre cinque ragazze, a causa del crollo di un edificio in cui si trovava, durante il terremoto che colpì Playa Prieta in Ecuador.

A distanza di qualche anno, le sue consorelle hanno realizzato un docu-film su di lei, dal titolo “O tutto o niente”. La notizia è che il documentario sta facendo conoscere la storia di suor Clare letteralmente in tutto il mondo. E ora il film è disponibile anche in italiano.

Suor Beatriz Liaño, che - nel suo minuscolo ufficio di Roma, a due passi da Piazza Farnese - si dedica alla comunicazione, mi mostra sul Mac un file Excel con una lista che ha dell’incredibile: «Abbiamo ricevuto oltre mille richieste di proiezione del film, da tutto il mondo: dall’Argentina all’Australia, da Cuba alle Filippine, dal Ghana all’Indonesia… Oltre, ovviamente, che dai Paesi dove suor Clare aveva lavorato, ossia Irlanda, Regno Unito, Spagna ed Ecuador». Continua: «Le testimonianze che ci arrivano, dalle migliaia di persone che hanno già visto il film, ci dicono che nessuno rimane indifferente alla testimonianza di suor Clare».

Il successo planetario di “O tutto o niente” ricorda quello del documentario “L’ultima cima”, dedicato a don Pablo Dominguez, un giovane prete spagnolo appassionato di montagna, morto a 42 anni nel 2009, durante un’arrampicata. In entrambi i casi siamo in presenza di storie forti nella loro semplicità: storie che raccontano di una dedizione totale, senza riserve e di una felicità autentica trovata abbracciando Dio. Lo documenta pure una bellissima testimonianza, disponibile sul Web, in cui suor Clare si racconta ai giovani presenti alla Gmg di Madrid nel 2011.

Per Clare - nata nel 1982 a Derry, in Irlanda, cattolica per tradizione ma senza convinzione - l’incontro sorprendente con Cristo accadde durante la Settimana Santa del 2000, quando si trovò a partecipare, “per caso”, a un incontro di preghiera in Spagna con le Serve del Focolare della Madre, giovane congregazione religiosa spagnola. Al termine, una suora trovò Clare in lacrime, mentre ripeteva: «Gesù è morto per me. Mi ama!... Perché nessuno me l’ha detto prima?». Tale esperienza segnò profondamente la ragazza che da tempo aveva tagliato i ponti con la Chiesa.

L’intuizione di cambiare totalmente vita, dopo il rientro in Irlanda e la partecipazione alle riprese di “Sunday”, arriva improvvisa, una notte. Mentre, ubriaca, Clare sta vomitando nel bagno di una discoteca, sente che Gesù le parla: «Perché mi continui a ferire?». Di lì a pochi giorni, mentre si trova in un importante hotel di Londra per lavoro, avverte chiaramente che la sua vita non ha senso se non donata totalmente a Cristo. E decide. Non la fermano né le suppliche della sua famiglia né le promesse del suo manager.
L’11 agosto 2001, a 19 anni, entra come postulante delle Serve del Focolare della Madre e l’8 settembre 2010 pronuncia i voti definitivi. Successivamente presta servizio in varie comunità delle Serve del Focolare della Madre, in Spagna, negli Stati Uniti e, finalmente, in Ecuador. Lì, alcuni anni dopo, troverà la morte. Ma non la parola "fine".

Per richiedere il film, gratuitamente, collegarsi al sito dedicato a suor Clare CLICCA QUI

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