venerdì 10 giugno 2016
​La California è il quarto stato americano a legalizzare il suicidio assistito per i malati terminali. L'arcivescovo di Los Angeles, José H. Gomez: «La vera compassione significa camminare assieme a chi soffre. Ricostruire una cultura della dignità umana di fronte a una legge ingiusta».
California, in vigore il «suicidio assistito»
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La California è il quarto stato americano a legalizzare il suicidio assistito per i malati terminali. La legge è entrata in vigore il 9 giugno dopo aver ricevuto l'approvazione nel Senato californiano lo scorso novembre, con 23 voti favorevoli e 14 contrari.

I vescovi californiani contrari alla legalizzazione del suicidio assistito«Stiamo varcando il confine tra l'essere una società che si prende cura degli anziani e dei malati e una che uccide coloro di cui non può più tollerare le sofferenze». Così si è espresso l'arcivescovo di Los Angeles, José H. Gomez sottolineando la contrarietà dei vescovi californiani all'entrata in vigore del disegno di legge sul suicidio assistito.«Uccidere non è la cura - ha proseguito Gomez -. La vera compassione significa camminare con coloro che soffrono, condividendo il loro dolore, aiutandoli a portare i loro fardelli. Amare il prossimo tuo come te stesso non è un dovere a cui adempiere, dando al nostro vicino di casa una dose letale di pillole». «Una persona non smettere di essere una persona, non perde la sua dignità e diritto alla vita, solo perché lui o lei perde certe capacità fisiche o mentali. In effetti, è quando le persone sono più vulnerabili che hanno più bisogno della nostra compassione e del nostro amore».In conclusione l'arcivescovo di Los Angeles ha esortato i californiani a pregare e lavorare per «ricostruire una cultura della dignità umana di fronte a una legge ingiusta». Dove è stato legalizzato il suicidio assistito negli USA? Gli altri Stati ad aver legalizzato il suicidio assistito sono nell'ordine Oregon - dove è legale dal 1997 -, Washington e Vermont, mentre il Montana si limita a non perseguire penalmente il medico che esibisce la richiesta scritta da parte del paziente. Con l'entrata in vigore della legge in California, il 16% degli americani ha accesso legale «all'aiuto a morire» mediante la somministrazione di una serie di medicinali che portano il paziente alla morte. Il provvedimento si basa sul modello dell'Oregon, a cui ha aggiunto alcune norme per migliorare la sicurezza. Quella più rilevante impone alla legge una scadenza: tra 10 anni verrà infatti abrogata automaticamente e dovrà essere approvata di nuovo. Per tutelare il paziente e assicurarsi che non abbia subito pressioni esterne nel compiere la sua scelta, è fatto obbligo al medico di avere un colloquio in privato con il paziente prima di procedere con la somministrazione dei farmaci, per i quali è comunque richiesta una cartella clinica con una prognosi di non oltre sei mesi di vita.

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