sabato 23 ottobre 2021
A Brescia la consegna del riconoscimento a Christian Carlassare, vescovo in Sud Sudan, a suor Filomena Alicandro, da mezzo secolo in Bangladesh, e Riccardo Giavarini, fidei donum laico in Bolivia
Suor Filomena Alicandro

Suor Filomena Alicandro - Premio Cuore Amico

COMMENTA E CONDIVIDI

Quando si ripercorre l’elenco dei vincitori del Premio Cuore Amico, il piccolo Nobel dei missionari come è stato chiamato con uno slogan simpatico, giunto quest’anno alla 31ª edizione, non si può non rimanere colpiti. Quello che passa davanti agli occhi è un campionario del mondo missionario italiano – di ciò che era e che continua a essere, seppur sempre più ristretto – della sua silenziosa genialità e bellezza. Da padre Ugo De Censi, fondatore dell’Operazione Mato Grosso, a don Gaetano Nicosia, il salesiano che in Cina divenne «l’angelo dei lebbrosi», a suor Giuseppina Tulino, indomita fondatrice in Eritrea delle Suore del Buon Samaritano, a suor Maria Rosaria Gargiulo, che ha dato vita in Tanzania al Villaggio della Speranza per bambini orfani a causa dell’Aids. Un tesoro di fede e umanità donato dall’Italia al mondo che meriterebbe ben maggiore attenzione.

Oggi a ricevere il premio nella chiesa di San Cristo a Brescia, sede dei missionari saveriani, nel corso di una cerimonia condotta dalla giornalista Clara Camplani, sono state altre tre figure che danno lustro all’Italia nel mondo.

Il vescovo Christian Carlassare

Il vescovo Christian Carlassare - Premio Cuore Amico

Christian Carlassare, nato a Schio (Vicenza) 43 anni fa, paese dove visse e morì la santa sudanese Giuseppina Bakhita, missionario comboniano in Sud Sudan, che è stato vicario generale della diocesi di Malakal e dallo scorso marzo è vescovo di Rumbek. La difficoltà del suo mandato si è resa evidente quando Carlassare, pochi giorni prima del suo insediamento, è rimasto ferito in un grave attentato.

Suor Filomena Alicandro, nata nel 1937 a Marina di Miturno (Latina), decana delle suore Missionarie dell’Immacolata-Pime in Bangladesh, è arrivata nel Paese del subcontinente indiano nel 1966, e tra le tante opere nel 1989 ha creato a Golpalpur una sartoria che garantisce lavoro e reddito a numerose donne e famiglie della zona.

Riccardo Giavarini, originario di Telgate (Bergamo), classe 1955, fidei donum laico in Bolivia dal 1976, svolge il suo apostolato a El Alto, città popolosa ed estremamente povera, al servizio di carcerati e ragazzi di strada, contro lo sfruttamento sessuale e la tratta di minori. A questi operatori di bene vanno i 150mila euro che ogni anno l’Associazione Cuore Amico Fraternità Onlus si occupa di raccogliere.
L’origine dell’Associazione e del premio omonimo è una storia che merita di essere ricordata.

Riccardo Giavarini

Riccardo Giavarini - Premio Cuore Amico

L’ideatore fu il sacerdote bresciano don Mario Pasini (1923-2002), che era anche giornalista e negli anni ’70 dirigeva la rivista Madre. Un giorno pubblicò l’appello di una mamma che voleva recarsi a trovare il figlio comboniano in Africa ma non aveva i soldi per farlo. Attraverso la rubrica «Fraternità», creata per alleviare situazioni di bisogno in Italia e poi indirizzata all’aiuto dei missionari, vennero raccolti fondi sempre più consistenti. Nel 1979 arrivarono quasi cento milioni di lire. Don Pasini lanciò allora una campagna per sostenere in modo costante i missionari.

La risposta fu notevole. Con il tempo nacquero sia la onlus Associazione Cuore Amico – oggi diretta da don Flavio Dalla Vecchia – che il Premio Cuore Amico, nel 1991. Don Pasini, che nel 1985 era rimasto paralizzato agli arti inferiori in seguito a un incidente stradale, seguì Cuore Amico con passione fino alla fine. E l’opera gli è sopravvissuta.

Sempre ieri, nella stesso contesto, si è svolta anche la terza edizione del Premio Carlo Marchini – promosso dalla Onlus omonima per ricordare il giovane bresciano recatosi nel 1992 in Brasile presso una missione salesiana nello Stato del Minas Gerais, per portare un contributo in denaro raccolto tra amici, e annegato nel fiume Rio Grande in un incidente – con la consegna di 10mila euro a suor Jane Maria da Silva, brasiliana, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, direttrice del centro “Maria Maddalena Morano” a Barbacena (Minas Gerais).

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: