venerdì 15 gennaio 2016
Papa Francesco a sorpresa ha visitato una casa di riposo e una casa di cura di persone in stato vegetativo a Torre Spaccata. 
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Papa Francesco a sorpresa ha fatto visita a una casa di riposo e a una casa di cura per persone in stato vegetativo nella periferia di Roma, a Torre Spaccata. Il sito ufficiale del Giubileo lo ha fatto sapere attraverso Twitter. L'appuntamento non era previsto dal programma ufficiale, ma rientra nei gesti di misericordia verso i più bisognosi che il Papa compirà una volta al mese, di venerdì, come era stato annunciato nell'ambito della presentazione del Giubileo della misericordia.

Papa Francesco ha fatto dapprima tappa a "Casa Iride", a Torre Spaccata, una delle prime strutture pubbliche dedicate in Italia alla cura di persone in stato vegetativo persistente. Vi sono ospitati 7 pazienti con i rispettivi familiari, ai quali è consentita la presenza tutto il giorno. Vi operano personale sanitario e volontari della cooperativa Comete.

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Papa Francesco che era accompagnato da un solo sacerdote e dalla scorta, ha poi visitato gli anziani di una RSA poco distante. Intorno alle 16, Francesco ha varcato la porta della casa di riposo per fare visita alle circa 30 persone anziane ospiti della casa. "Papa Francesco dopo aver aperto la Porta Santa all'Ostello Don Luigi Di Liegro a Termini, continua a dare testimonianza dei segni concreti della Misericordia", si può leggere sul sito ufficiale del Giubileo sottolineando che il Papa "ha colto tutti di sorpresa e ha fatto comprendere quanto importanti siano le sue parole contro la cultura dello scarto e il grande valore che le persone anziane e i nonni possiedono nella Chiesa e nella società". "Il nostro quartiere - racconta padre Lucio Maria Zappatore, il parroco di Santa Maria Regina Mundi, dove si trovano le due strutture - è una di quelle periferie esistenziali di cui parla sempre il Papa. Che cosa ci resta di questa visita di oggi? Che il Papa fa, non dice. È stato accolto con semplicità dagli anziani, lui ha sorriso a tutti e ha voluto fare una foto con tutti, uno per uno. Poi ha preso con loro il tè, è stato un incontro di una semplicità, fraternità, amore straordinario". Poi è andato nella casa di cura dove ci sono sei ragazzi vittime di incidenti stradali in situazione disperata. "Non si riuscivano a raccogliere le lacrime, sono ancora commosso, per i parenti è stato vivere un sogno vedere il Papa che ha voluto stare vicino loro in questa grande sofferenza", dice a Radio Vaticana il padre carmelitano che ha regalato a Papa Francesco uno scapolare della Madonna del Carmine. "Io invece non lo sapevo, sono ancora emozionato, ci ha chiesto di pregare per lui", dice padre Willy, carmelitano anche lui e viceparroco della Regina Mundi. "Ho saputo della visita del Papa - racconta - venti minuti prima che arrivasse. Era gentilissimo, ha abbracciato tutti, innanzitutto i disabili, la gente era emozionata. Ha salutato tante volte".

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