mercoledì 23 luglio 2014
Nel Messaggio per la Giornata per la Vita in Irlanda e Regno Unito: portare l'amore di Cristo dove si manifestano «nuove forme di povertà e fragilità».
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Difendere la vita contro “la cultura della morte” e portare l’amore di Cristo nei luoghi dove si manifestano “nuove forme di povertà e fragilità”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio – a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin – indirizzato ai cattolici di Regno Unito e Irlanda che il 27 luglio celebreranno l’annuale Giornata per la vita.Non serve voltare le spalle, perché la “carne di Cristo”, quella che soffre, non sparisce. Senza tetto, tossicodipendenti, rifugiati, migranti, anziani: l’identikit della povertà ha cento facce e tutte interrogano la coscienza cristiana. Papa Francesco lo scrive a chiare lettere nella Evangelii gaudium, al numero 210, quando invita la Chiesa a essere “senza frontiere” e “madre di tutti”. Un’eco chiara di questo pensiero si trova nel Messaggio scritto dal Papa per l’imminente Giornata per la vita che domenica prossima coinvolgerà anzitutto le Chiese di Inghilterra, Irlanda, Scozia e Galles, col titolo “# livelife proteggi e ama la vita dal suo inizio alla sua fine naturale”.Papa Francesco riprende un passaggio della sua Esortazione apostolica rivolgendosi in particolare ai giovani. La Giornata dedicata a riflettere sulla “santità del dono della vita” che viene da Dio vi ispiri, scrive, “a combattere la cultura della morte, non solo lavorando per garantire un'adeguata tutela legale per il diritto umano fondamentale alla vita, ma anche cercando di portare l'amore misericordioso di Cristo come un balsamo che dà vita a quelle preoccupanti ‘nuove forme di povertà e fragilità’, sempre più evidenti nella società contemporanea”.I proventi della prossima Giornata per la Vita nel Regno Unito e in Irlanda saranno devoluti a sostegno delle strutture della Chiesa locale che si occupano della promozione e della difesa della vita.
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