venerdì 24 ottobre 2014
​Tre giorni di convegno per parlare di povertà, globalizzazione, giustizia, idee per superare la cultura dello scarto. L'appuntamento voluto da Papa Francesco.
Il Papa in Turchia per costruire l'unità con gli ortodossi
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I poveri e la giustizia necessaria. Gli "esclusi" della terra si vedranno la prossima settimana in Vaticano per parlare di equità. Senza terra, lavoratori precari, cartoneros e campesinos saranno i protagonisti di un convegno in programma dal 27 al 29 ottobre, voluto da Papa Francesco, durante il quale ci si confronterà sulla globalizzazione e "per trovare soluzioni alternative all'economia dello scarto e dell'esclusione", come ha detto uno degli organizzatori, l'argentino Juan Grabois, responsabile della Confederazione dei lavoratori dell'economia popolare. Verrà in Vaticano per questo incontro anche Evo Morales, ma non in qualità di presidente della Bolivia ma come leader di uno di questi movimenti popolari. Il cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio consiglio per la Giustizia e la Pace ha sottolineato che è importante "ascoltare" questi movimenti di base", "non solo le loro sofferenze, ma anche le loro aspettative, speranze, proposte". Ai giornalisti che chiedevano il motivo di questa apertura nei confronti di movimenti, molti dei quali di ispirazione marxista, monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, Cancelliere della pontificia accademia delle scienze sociali ha risposto: "È stato il Papa stesso a dire che i marxisti ci hanno rubato le idee perché sono del Vangelo. E sempre il Papa ha detto di non essere trotzkista, ma di avere amici trotzkisti che sono buoni".
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