sabato 22 maggio 2021
L'annuncio del cardinale è arrivato durante la Messa Crismale, nel giorno del suo settantacinquesimo compleanno
Il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento

Il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento - Siciliani

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Il cardinale Francesco Montenegro, lascia la guida dell’arcidiocesi di Agrigento. L’annuncio, inatteso, giunge il giorno del suo settantacinquesimo compleanno nel corso della Messa Crismale, la cui celebrazione è stata posticipata a causa dell’emergenza pandemica. La voce è rotta, in alcuni passaggi della sua omelia, dalla commozione di doversi accomiatare dalla terra che ha servito per 13 anni.

«Ringrazio il Signore per questi anni vissuti in questa diocesi. Ringrazio tutti, uno per uno, i collaboratori dei primi anni e gli attuali. Abbraccio tutta la gente di questa terra, dai giovani ai malati, dalle famiglie ai disoccupati, dai carcerati ai bambini agli anziani e a chi non appartiene alla nostra famiglia di fede. Vi porto tutti nel cuore – ha proseguito il cardinale Montenegro –, chiedo però un posto nel vostro. Lascerò questa terra tra qualche settimana, il Papa mi ha chiesto di andare a Roma. Accompagnatemi con la preghiera in questo ultimo tratto di vita. Perdonate i miei tanti limiti che avete dovuto sopportare, non ho saputo fare molte cose, vi ho deluso, ho sbagliato delle altre, lo riconosco ma la mia tristezza più grande è di non essere stato capace di dimostrare a tutti la mia amicizia. Ma credetemi, a modo mio vi ho voluto bene. Vi chiedo una carità – ha detto in conclusione Montenegro – quella di potere andare via da Agrigento sapendomi riconciliato con tutti».

Montenegro è nato a Messina il 22 maggio 1946. Nel 2000 papa Giovanni Paolo II lo nomina vescovo ausiliare di Messina e il 29 aprile dello stesso anno viene ordinato vescovo. Dal 2003 al 2008 è stato presidente di Caritas Italiana. Il 23 febbraio del 2008 papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Agrigento e il 17 maggio prende possesso dell’arcidiocesi. L’8 luglio 2013 è lui ad accogliere papa Francesco a Lampedusa nel suo primo viaggio apostolico. Il 14 febbraio 2015 viene creato cardinale e il 20 maggio eletto presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute della Conferenza episcopale italiana e, in quanto tale, presidente di Caritas Italiana e della Consulta ecclesiale degli organismi socio-assistenziali, incarichi da cui si dimette nel dicembre 2018.

Nei suoi anni di servizio nell’arcidiocesi di Agrigento il cardinale Montenegro ha sempre avuto un’attenzione particolare per i deboli, gli indifesi e gli emarginati dalla società. È grazie a lui che in molte parrocchie diocesane sono state aperte delle mense per i meno fortunati o degli empori solidali.

Schieratosi apertamente contro la mafia, come non ricordare nel corso di un raduno diocesano dei giovani il suo «chi non salta mafioso è!», ha sempre cercato di scuotere le coscienze dei suoi fedeli in una terra in cui la piaga della disoccupazione, della droga, dell’usura, della massoneria deviata sembra non potersi estirpare.

A succedergli come arcivescovo di Agrigento è monsignor Alessandro Damiano vescovo coadiutore nominato da papa Francesco il 30 aprile del 2020. Poco prima della benedizione, finale Montenegro ha voluto affidare al suo successore Damiano la diocesi che in questi anni ha amorevolmente servito passandogli il suo pastorale.

«Sento di doverti ringraziare per come mi hai accolto: da amico; generato nel ministero da padre, sostenuto nei miei primi passi da fratello – ha detto un commosso monsignor Damiano –. Grazie per la stima che mi hai dimostrato, la confidenza che mi hai concesso, la fiducia che mi hai accordato. Farò tesoro di quanto mi hai insegnato ma soprattutto custodirò ciò che mi hai affidato e mi ricorderò di ravvivare il dono di Dio che in me, mediante l’imposizione delle tue mani».

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