lunedì 30 gennaio 2017
Dal 1990 rettore del prestigioso Collegio San Carlo, prima per oltre vent'anni era stato alla Stadera, fra i ragazzi di periferia. Era malato. Fra gli ultimi messaggi, quelli di Bergoglio e Ratzinger
Morto don Geranzani, una vita da educatore e prete
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Dal 1990 era il rettore del prestigioso Collegio San Carlo di Milano, dove l’aveva voluto il cardinale Carlo Maria Martini. Prima, per vent’anni, era stato vicario parrocchiale alla Chiesa Rossa, quartiere Stadera. Una vita da educatore e prete. Vissuta senza risparmio. Si trattasse di formare giovani per la futura classe dirigente («classe responsabile», preferiva lui) o di affiancare, con identica passione, il cammino dei ragazzi di una difficile periferia milanese. Così era monsignor Aldo Geranzani, spentosi la sera di lunedì 30 gennaio dopo aver affrontato una lunga, dolorosa, spietata malattia, che negli scorsi mesi aveva condiviso – nelle sue lettere aperte – con gli studenti del Collegio, perché anche quella della sofferenza potesse essere esperienza che unisce e illumina.

A dare la notizia della morte è stato il Collegio San Carlo, dove il rettore è spirato attorno alle 20,30 di lunedì, accompagnato dalla preghiera della comunità. Nato a Bollate il 13 dicembre 1945, era stato ordinato sacerdote nel 1970. Per i suoi meriti di educatore, lo scorso dicembre aveva ricevuto l’Ambrogino d’Oro dal Comune di Milano e la nomina a Cavaliere della Repubblica italiana. Poco più di un mese fa, il 26 dicembre, aveva ricevuto una lettera di papa Francesco; lunedì, nel suo ultimo giorno di vita, un messaggio del papa emerito Benedetto XVI. Il cardinale Angelo Scola, suo amico, lo aveva visitato, portandogli il conforto di un incontro faccia a faccia, ad esprimere affetto e stima.

«Il dolore di questa perdita, per il Collegio e per tutti noi, è profondo – ha confessato don Alberto Torriani, il prorettore –. Altrettanto profondo è il valore dell’eredità che ha lasciato al Collegio: a noi, ora, la responsabilità di portare verso il futuro la sua visione così attuale». Nel suo lungo, fecondo rettorato «don Aldo» era stato «l'anima e il cuore dei solidi principi educativi di ispirazione cristiana del Collegio, orientati al rispetto e all'amore per il prossimo e al confronto tra religioni e culture diverse – ricorda un comunicato diffuso dall'istituto di corso Magenta –. Un confronto che non si limita ad essere convivenza, ma che diventa vera mescolanza, coerentemente con ciò che la società in cui viviamo richiede». Dal 1990 ad oggi «attraverso innumerevoli progetti ed iniziative di internazionalizzazione, ha dimostrato di saper guardare al futuro con lungimiranza, cogliendo l'evoluzione degli aspetti centrali dell'educazione e della società stessa».

«È con dolore che apprendo della scomparsa di don Aldo Geranzani, storico rettore del Collegio San Carlo – ha dichiarato il sindaco di Milano Giuseppe Sala –. Lo scorso 7 dicembre gli avevamo conferito l'Ambrogino d'Oro, riconoscendo l'alto valore della sua missione come sacerdote e come uomo di cultura. Con lui Milano perde una voce autorevole e un punto di riferimento nella formazione dei giovani».

Il funerale sarà celebrato mercoledì 1 febbraio alle 14,30 nel Duomo di Milano. A presiedere le esequie sarà il vicario generale della diocesi ambrosiana, il vescovo ausiliare Mario Delpini.

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