martedì 26 febbraio 2019
Parte del ricavato della vendita della supercar ad Aiuto alla Chiesa che soffre. Contributo anche per una casa per vittime di tratta della associazione Giovanni Paolo II.
Un asilo per i cristiani in Iraq con l'asta della Lamborghini del Papa
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Un asilo e un centro verranno costruiti per i cristiani della piana di Ninive, in Iraq, rientrati a casa dopo la sconfitta del Daesh. Grazie alla vendita della Lamborghini di papa Francesco.

Nel 2017 la casa automobilistica italiana donò un numero unico del modello Lamborghini Huracán a papa Francesco: fu realizzata dal dipartimento di personalizzazione della casa automobilistica di Sant'Agata Bolognese, "Ad Personam": di colore bianco con strisce giallo che corrono lungo la carrozzeria, in omaggio ai colori della bandiera di Città del Vaticano.

L’auto - autografata sul cofano da papa Francesco - è stata messa all'asta da RM Sotheby’s lo scorso 12 maggio 2018 e battuta a 809 mila euro, una cifra record. Tolte la tasse e la provvigione, rimangono 715 mila euro che saranno devoluti in beneficenza ad associazioni umanitarie selezionate direttamente da Francesco.

I primi 200mila euro sono andati a Aiuto alla Chiesa che Soffre​, che a partire da oggi realizzerà i progetti di ricostruzione per la comunità cristiana nella piana di Ninive, in Iraq.

«Oggi - affermano Alfredo Mantovano e Alessandro Monteduro, presidente e direttore di ACS-Italia - ACS darà concretezza al gesto del Pontefice finanziando la ricostruzione di due strutture della Chiesa siro-cattolica distrutte dai terroristi: l’asilo intitolato alla Vergine Maria e il centro polivalente dell’omonima parrocchia».

Entrambi gli edifici si trovano a Bashiqa, ad appena 30 chilometri da Mosul. Il villaggio è stato gravemente danneggiato dalla guerra, ma la comunità cristiana è tornata in gran numero. Sono infatti state riparate già 405 delle 580 abitazioni distrutte e i cristiani ritornati sono il 50%, ovvero 1.585. «I due interventi finanziati con il ricavato della Lamborghini andranno anche a beneficio delle altre minoranze della zona – spiegano Mantovano e Monteduro - giacché il centro polivalente, capace di accogliere oltre mille persone, verrà utilizzato per matrimoni e feste religiose delle diverse comunità. Sarà il centro più grande dell’area e sarà a disposizione di oltre 30mila abitanti di diverse etnie e fedi».

Il Papa ha scelto di supportare oltre ad Aiuto alla Chiesa che soffre, la Comunità Papa Giovanni XXIII e la Gicam (Gruppo Internazionale Chirurghi Amici della Mano) devolvendo anche a loro parte del ricavato della vendita della Lamborghini Huracán.

"Ringrazio di vero cuore papa Francesco per il Suo generoso contributo e l’attenzione dimostrata nei confronti dei poveri della nostra Comunità - scrive Giovanni Poalo Ramonda, presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII - . L’elargizione ricevuta sarà utilizzati per la ristrutturazione di una casa di accoglienza per donne vittime di tratta schiavizzata che il Pontefice ha incontrato il 12 agosto 2016, in occasione di un venerdì della misericordia"”.

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