venerdì 13 gennaio 2017
La lettera del Papa: «Fate sentire il vostro grido e fatelo giungere ai pastori». Un pensiero ai tanti ragazzi migranti, costretti a lasciare la propria terra per guerre e povertà
(Ansa)

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"Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità". "Non abbiate paura" di fare "scelte audaci", "non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare". Lo chiede il Papa in una lettera ai giovani di tutto il mondo con cui accompagna il Documento preparatorio del Sinodo sui giovani, in agenda per il 2018. Il Papa afferma il desiderio della Chiesa di "mettersi in ascolto" della vostra voce dei giovani. "Fate sentire il vostro grido", esorta.

"Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro. Pure la Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori".


Sale a Dio il grido dei ragazzi in fuga

Oggi tanti ragazzi sono costretti a lasciare la propria terra a causa della "prevaricazione, dell'ingiustizia e della guerra", prosegue il Papa. "Molti giovani sono sottoposti al ricatto della violenza e costretti a fuggire dal loro paese natale. Il loro grido sale a Dio", afferma Francesco. Terra nuova deve essere "una società più giusta e fraterna che voi desiderate profondamente e che volete costruire fino alle periferie del mondo".


Baldisseri presenta il documento preparatorio


"Il Papa vuole imprimere una scultoria motivazione umana ed ecclesiale del prossimo Sinodo sui giovani, nella consapevolezza che l'età giovanile richiede di essere adattata alle differenti realtà locali". Così il segretario generale del Sinodo dei vescovi, cardinale Lorenzo Baldisseri, presentando in Vaticano il documento preparatorio della 15esima assemblea generale ordinaria del Sinodo, in programma per l'ottobre 2018, sul tema: 'I giovani, la fede e il discernimento vocazionale'. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche monsignor Fabio Fabene, sottosegretario del Sinodo dei vescovi, ed Elvis Do Ceu Nicolaia Do Rosario e Federica Ceci, due giovani della parrocchia San Tommaso Moro di Roma.



Il documento preparatorio è inviato ai consigli dei gerarchi delle Chiese orientali cattoliche, alle conferenze episcopali, ai dicasteri della Curia Romana e all'Unione dei Superiori Generali per raccogliere informazioni sulla condizione dei giovani nei diversi contesti in cui vivono, in vista dell'elaborazione dell'Instrumentum Laboris. E' rivolto a tutti i giovani del mondo. Il documento si divide in tre parti. Nella prima invita a mettersi in ascolto della realtà. La seconda riguarda fede, discernimento e vocazione. La terza concentra la sua attenzione sull'azione pastorale della comunità ecclesiale.


Il questionario

Già con il doppio sinodo del 2014-2015 Papa Francesco aveva introdotto una novità, la consultazione del "popolo di Dio" per conoscere cosa pensano i fedeli prima che sul tema scelto, la famiglia, in Vaticano si radunassero vescovi di tutto il mondo. In alcuni paesi le diocesi fecero circolare il questionario di più, in altri di meno. Ora, in vista del Sinodo sui giovani del 2018, la decisione è perfezionata. E, come spiega il documento di preparazione dell'assemblea pubblicata oggi, ad un primo questionario sui giovani a cui risponderanno gli organismi interessati, il Vaticano annuncia che promuoverà un secondo questionario contattando i ragazzi direttamente via web. A conclusione del testo, che confluirà poi nel documento di lavoro del Sinodo (Instrumentum laboris), viene infatti pubblicato il primo questionario di quindici domande ai quali seguono gruppi di tre ulteriori questioni per ogni continente. Ma, specifica il testo, seguirà una seconda "consultazione di tutti i giovani attraverso un sito Internet, con un questionario sulle loro aspettative e la loro vita".

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