giovedì 20 gennaio 2022
Le indicazioni tratte dal Messaggio di papa Francesco per la Giornata della Pace al centro di un incontro che coinvolge, con l'ateneo, anche Istituto Toniolo, Azione cattolica, Caritas, Acli e Fiac
L'ingresso della Pontificia Università Lateranense

L'ingresso della Pontificia Università Lateranense

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Gli strumenti «per edificare una pace duratura»? «Dialogo fra generazioni, educazione e lavoro». Le indicazioni di papa Francesco contenute nel suo Messaggio per la 54ª Giornata mondiale della pace, celebrata lo scorso primo 1° gennaio, sono chiare e offerte alla meditazione di tutti. Parole che non possono - e devono - restare solo scritte, ma vanno rese azioni concrete. Nasce da questa convinzione il seminario di studi promosso dall’Istituto di diritto internazionale per la pace «Giuseppe Toniolo», dall’Azione cattolica italiana e dalla Pontificia Università Lateranense, che si svolgerà proprio presso l’ateneo pontificio domani, 21 gennaio, dalle 16 alle 18 nell’Aula Magna «Benedetto XVI» e sarà possibile seguirlo in streaming sul canate Youtube dell'Azione cattolica.

Le tre vie di papa Francesco

«Papa Francesco ci incoraggia usare tre vie privilegiate o strumenti efficaci per accelerare i cammini della pace a tutti i livelli delle relazioni umane» commenta il professor Sandro Calvani, presidente del Comitato scientifico dell’Istituto di diritto internazionale per la pace Giuseppe Toniolo, che oggi introdurrà e coordinerà i lavori del seminario di studi. Tre strumenti che appunto sono «il dialogo tra le generazioni, quale base per la realizzazione di progetti condivi – sottolinea Calvani –. In secondo luogo l’educazione come fattore di libertà, responsabilità e sviluppo. E, come terzo elemento il lavoro per una piena realizzazione della dignità umana». Del resto nel magistero di papa Francesco questi tre temi trovano ampio spazio e si concretizzano anche in cammini progettuali, come «il patto globale per l’educazione» e «l’economia di Francesco», dove economisti, esperti e mondo del lavoro sono chiamati a inventare un nuovo modo di concepire questo settore, con regole che appunto pongano l’uomo e la sua dignità al centro.
Tre piste di riflessione su cui interverranno Shahrzad Houshmand Zadeh, docente alla facoltà di studi orientali della Sapienza e della Gregoriana (che parlerà di educazione), Stefano Tassinari, vicepresidente vicario delle Acli (sull’aspetto del lavoro) e Paolo Beccegato, vicedirettore vicario di Caritas italiana (sul dialogo tra le generazioni). Interventi significativi, che dimostrano anche il vasto interesse che queste tematiche incontrano nel mondo dell’associazionismo cattolico, visto che al seminario hanno garantito la propria collaborazione le Acli, la Caritas italiana e il Forum internazionale di Azione cattolica (Fiac).

Un corso per diventare operatori di pace

«Il dialogo – aggiunge il presidente del Comitato scientifico dell’Istituto Toniolo Calvani –. è creatore di fiducia tra le persone, le istituzioni e le nazioni». Lo sa bene Giuliano Alfano, professore alla facoltà di Filosofia e delegato del ciclo di studi in Scienze della pace e cooperazione internazionale della Pontificia università Lateranense, a cui spetterà cercare di trarre le conclusioni del seminario che si aprirà con il saluto del rettore della Lateranense Vincenzo Buonomo e dal presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana Giuseppe Notarstefano. «Dal 2018 – spiega Alfano – alla Lateranense abbiamo attivato questo corso di studi, che è equipollente alla laurea in Scienze politiche internazionali, il quale mira a creare figure professionali attrezzate a gestire e affrontare la dinamica complessa dei processi culturali, realizzando quella che si può definire una vera cultura della pace».

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