giovedì 21 marzo 2024
Il comunicato dopo la notizia delle indagini della procura di Sassari. Anche la Conferenza episcopale sarda scrive un messaggio: "Confidiamo in chiarimento"
La Cattedrale di Ozieri

La Cattedrale di Ozieri - wikimedia

COMMENTA E CONDIVIDI

Il clero di Ozieri si stringe attorno al vescovo Corrado Melis, dopo la notizia che il presule risulta indagato dalla procura di Sassari insieme ad altre otto persone, tra cui un fratello del cardinale Angelo Becciu, Antonino. Il reato ipotizzato dagli inquirenti: irregolarità nella gestione dei fondi 8xmille inviati alla diocesi sarda da parte della Cei nell’arco di dieci anni, 2 milioni di euro dal 2013 al 2023.

Nel comunicato firmato «Il presbiterio della Diocesi di Ozieri» si legge: «Le inesattezze e alcune affermazioni dei mezzi di informazione ci lasciano perplessi ma confidiamo che la verità possa illuminare presto anche i loro cuori. Al presbiterio di Ozieri risulta un uso corretto delle risorse della Cei dell’8xmille e di altri enti statali e regionali, date alla Caritas della diocesi di Ozieri e alla cooperativa Spes suo “braccio operativo”. Dalla stessa Cei, infatti, e dagli altri enti eroganti non sono giunti richiami di inadempienze. Anzi! Hanno manifestato apprezzamento e hanno continuato a promuovere e sostenere i progetti presentati. La testimonianza più vera e incontrovertibile è data dalle stesse opere compiute e dalle persone che sono state aiutate, da quelle disagiate del nostro territorio a quelle dei profughi accolti e serviti con dignità. Come presbiterio diocesano siamo costernati per la dura prova che affligge la diocesi e la sua opera di carità nei confronti dei più bisognosi ed emarginati».

«Siamo anche profondamente amareggiati – si legge ancora – nel vedere addolorato il nostro vescovo che continuiamo a sostenere con forza e lealtà quali suoi collaboratori nell’esercizio del suo ministero episcopale. Ci sentiamo feriti anche tutti noi perché con lui ci sentiamo e operiamo come un solo corpo. Con questo scritto vogliamo esprimere, perciò, la nostra risoluta e fraterna vicinanza e solidarietà al nostro vescovo don Corrado, ai confratelli presbiteri e ai collaboratori laici colpiti da una prova grande e inaspettata. Anche noi, pastori e guide delle nostre parrocchie, siamo testimoni del tempo, delle energie e delle risorse spese da questi fratelli in spirito di servizio veramente lodevole. L’amarezza che ci invade in questi giorni non cancella la nostra ferma speranza che la verità alla fi-ne trionferà. Soffriamo con questi nostri fratelli e con loro condividiamo “la passione e la gioia del Vangelo”. Ci sostiene e ci incoraggia la solidarietà e la preghiera di tanti nostri fratelli, vicini e lontani, che conoscono il nostro vescovo, il nostro presbiterio e tutta la nostra diocesi per quello che siamo, nella nostra debolezza certamente, ma anche e soprattutto per la passione che ci accompagna nel servizio della nostra missione».

Anche dalla Conferenza episcopale sarda è arrivato un messaggio di vicinanza al vescovo Melis: "In questi giorni abbiamo appreso dagli organi di informazione la notizia dell’inchiesta della Procura di Sassari a carico, tra gli altri, del nostro confratello Corrado Melis - scrivono i presuli dell'isola -. Esprimiamo fraterna vicinanza alla Chiesa di Ozieri e al suo Pastore e, mentre attendiamo che la giustizia faccia il suo corso, confidiamo nella preghiera che i vari passaggi possano chiarire la posizione della diocesi e quella del vescovo".

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: