sabato 22 ottobre 2022
Il messaggio del presidente della Cei: la Chiesa "nel rispetto e nella distinzione degli ordini e dei ruoli, assicura che non farà mancare un’interlocuzione costruttiva" ispirata "al bene comune"
Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei

Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei - Foto Sir

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Dopo la cerimonia di giuramento del nuovo governo al Quirinale, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, ha inviato un messaggio di auguri alla presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni. Pubblichiamo il testo.

Illustrissimo Signor Presidente,

a nome mio e della Conferenza Episcopale Italiana, Le esprimo le più sincere congratulazioni per l’incarico che è chiamata a ricoprire. Con Lei si apre anche una pagina storica per il nostro Paese: il nuovo Governo è il primo guidato da una donna nel ruolo di Presidente del Consiglio.

Prima della tornata elettorale, il Consiglio Episcopale Permanente aveva ricordato agli eletti di svolgere sempre il loro mandato al servizio di tutti e nella visione dell’Enciclica Fratelli Tutti e dell’amore politico che essa indica. Le sfide sono grandi. Il Consiglio ne aveva indicate alcune, che riteneva principali: le povertà, l’inverno demografico, la protezione degli anziani, i divari tra i territori, la transizione ecologica e la crisi energetica, il lavoro, soprattutto per i giovani, l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, lo snellimento delle procedure burocratiche, le riforme dell’organizzazione democratica dello Stato e della legge elettorale. Su tutte queste incombe la tragedia della guerra in corso che richiede l’impegno di tutti, in piena sintonia con l’Europa, nella ricerca ineludibile e urgente di una via giusta che possa finalmente condurre alla pace.

Nell’augurare buon lavoro a Lei e a tutti i membri del Suo Governo, la Chiesa che è in Italia, nel rispetto e nella distinzione degli ordini e dei ruoli, assicura che non farà mancare un’interlocuzione costruttiva ispirata unicamente dalla volontà di contribuire al perseguimento del bene comune del Paese e alla tutela dei diritti inviolabili della persona e della comunità.

Roma, 22 ottobre 2022

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