giovedì 26 ottobre 2023
Così è stato accolto l’invito di Francesco ad unirsi all’iniziativa indetta per venerdì 27 ottobre. Una proposta rivolta anche a chi appartiene ad altre Chiese e religioni
La parola "pace" scritta con le candele in Nepal a  una veglia di preghiera per i cittadini nepalesi uccisi nell'attacco di Hamas a Israele

La parola "pace" scritta con le candele in Nepal a una veglia di preghiera per i cittadini nepalesi uccisi nell'attacco di Hamas a Israele - Ansa

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Messe, veglie di preghiera, proposte di adorazione eucaristica, fiaccolate, Rosari. E incontri ecumenici e interreligiosi. Così diocesi, associazioni e movimenti accolgono l’invito a celebrare la Giornata di digiuno, preghiera e penitenza per la pace in Terra Santa e negli altri luoghi del mondo straziati da guerre e violenze, indetta per venerdì 27 ottobre da papa Francesco. Lo fanno con iniziative organizzate nelle comunità parrocchiali e in quelle religiose, e con proposte di carattere diocesano. Il Papa, dal canto suo, presiederà la “Preghiera per la pace” dalle 18 nella Basilica di San Pietro.

«Invito a partecipare alla Messa che sarà celebrata alle 16,30 al Santuario di Graglia, luogo caro alla devozione dei fedeli per i legami con la Madonna di Loreto e la Santa Casa di Nazareth riprodotta nel santuario», ha scritto il vescovo di Biella, Roberto Farinella, in una lettera alla comunità diocesana.

L’arcidiocesi di Bologna alle 19 si raccoglierà in Cattedrale dove monsignor Stefano Ottani, vicario generale per la Sinodalità, presiederà la Veglia ecumenica per la pace «alla quale sono invitate anche tutte le comunità cristiane non cattoliche. Al termine – ricorda una nota della diocesi – si svolgerà una fiaccolata per la pace fino in piazza Nettuno proposta dal “Portico della Pace”. La Chiesa di Bologna accoglie, secondo l’intenzione dell’arcivescovo cardinale Matteo Zuppi impegnato in questi giorni a Roma per i lavori del Sinodo, l’invito di papa Francesco a celebrare una Giornata di preghiera, digiuno e penitenza per chiedere la pace».

In diocesi di Brescia l’appuntamento è alla chiesa di San Francesco, nel capoluogo, dove fra le 18,30 e le 19,30 si terrà una “Preghiera interreligiosa per la pace” alla quale parteciperà anche il vescovo Pierantonio Tremolada, oltre a esponenti sikh, indù, musulmani e di altre Chiese cristiane. A organizzare l’iniziativa è il “Patto bresciano di fraternità interreligiosa” al quale aderiscono una quarantina di sigle e realtà, dalla Consulta delle aggregazioni laicali all’Anoilf Cisl, da “Missione Oggi” a “Noi siamo Chiesa” al Coordinamento dei centri culturali islamici.

Dalla Messa all’adorazione eucaristica alla recita del Rosario, numerose le iniziative nelle parrocchie della diocesi di Carpi: dove, dalle 18 alle 21 a Palazzo dei Pio di Carpi (Modena) si terrà un incontro interreligioso al quale partecipano il sindaco della città, Alberto Bellelli, il vicario generale della diocesi monsignor Gildo Manicardi e gli esponenti di altre Chiese, religioni e comunità nazionali.

A Casale Monferrato (Alessandria) il vescovo Gianni Sacchi presiederà l’adorazione eucaristica alle 18 in Cattedrale, nel corso della quale saranno proposte preghiere e letture bibliche. Un momento di raccoglimento e riflessione rivolto ai fedeli e a «quanti hanno a cuore la causa della pace nel mondo».

Nella Cattedrale di Cesena alle 18 è prevista la Messa presieduta dal vescovo di Cesena-Sarsina Douglas Regattieri. Alle 21 nel teatro di san Pietro don Gabriele Foschi, sacerdote che guida pellegrinaggi in Terra Santa, terrà un incontro sulla situazione dei Paesi coinvolti nell’escalation di violenza in Medio Oriente.

Sarà la concattedrale di san Marco a Pordenone, dalle 16,30 alle 18, ad ospitare un tempo di adorazione eucaristica animato dal Servizio per la Pastorale sociale e del lavoro, Giustizia e Pace, Custodia del creato della diocesi di Concordia-Pordenone.

L’arcidiocesi di Firenze prega per la pace in comunione col Papa. Lo fa con le iniziative nelle comunità parrocchiali e in quelle religiose: dalle Messe all’adorazione eucaristica alla recita del Rosario, dalla preghiera silenziosa a quella comunitaria. L’arcivescovo cardinale Giuseppe Betori si unirà in preghiera insieme ai membri del Consiglio pastorale diocesano nella parrocchia di Santa Maria a Campi Bisenzio.

Numerose le proposte anche nelle parrocchie in diocesi di Grosseto. Fra queste “Un minuto per la pace”, promossa dai Cappuccini nella parrocchia di Santa Lucia, che proseguirà fino alla notte di Natale: all’ingresso della chiesa è stato messo un vaso con tanti biglietti. Su ogni biglietto, un’ora del giorno: a quell’ora il fedele che ha preso quel biglietto sarà invitato a fermarsi un minuto in silenzio ed a pregare per la pace. «Invitiamo a terminare il tempo di silenzio con il padre Nostro e l’invocazione: “Signore, donaci la tua pace”. Il nostro cammino di intercessione – spiega il parroco fra’ Valerio Mauro – avrà sosta a Natale, quando ricorderemo il canto degli angeli per la nascita del Principe della pace».

L’arcidiocesi di Lucca ha organizzato una veglia di preghiera con inizio alle 18,30 nella chiesa di San Giovanni Bosco, a Viareggio. Un’iniziativa promossa dalla Commissione Giustizia e Pace e dall’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso dell’arcidiocesi. Il titolo dell’iniziativa: “Tacciano le armi! Si ascolti il grido di pace dei popoli, della gente, dei bambini!”.

Il vescovo di Massa Carrara-Pontremoli Mario Vaccari ha invitato i fedeli ma anche gli esponenti di altre confessioni cristiane e di altre religioni al momento di riflessione e preghiera che si terrà alle 17 sul sagrato della Cattedrale di Massa. Un momento di adorazione eucaristica si terrà alle 16,30 nel Duomo di Milano. A Sassari l’appuntamento è alle 20 in piazza Duomo per la fiaccolata guidata dall’arcivescovo Gian Franco Saba e organizzata dall’arcidiocesi con Fondazione Accademia. Invitati a partecipare anche i fedeli di altre confessioni cristiane e di altre fedi. La fiaccolata attraverserà le vie del centro storico per concludersi in piazza d’Italia.

La diocesi di Terni-Narni-Amelia accoglie l’appello del Papa nel giorno in cui ricorda il 370° anniversario della dedicazione della Cattedrale: lo fa alle 17,30 in Duomo con la Messa e l’adorazione eucaristica presiedute dal vescovo Francesco Antonio Soddu. Un’occasione per rinsaldare il legame con la Terra Santa, «alla quale la comunità diocesana ha manifestato sempre particolare vicinanza e solidariertà – ricorda una nota della diocesi –sostenendo in questi anni progetti umanitari e favorendo pellegrinaggi nei luoghi santi, a sostegno delle comunità cristiane che popolano quel territorio».

La gravità della situazione internazionale, in particolare in Medio Oriente e in Ucraina, «turba drammaticamente i nostri cuori e ci spinge ad aderire con totale convinzione alla giornata di digiuno, preghiera e penitenza per la pace che il Papa ha indetto in tutto il mondo», scrive l’arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, Roberto Repole, in una lettera indirizzata ai fedeli delle due diocesi, con l’invito a prendere visione sui siti diocesani delle molteplici iniziative promosse da parrocchie, istituti religiosi e realtà come il Sermig-Arsenale della Pace – che alle 20,30 aprirà le sue porte «a uomini e donne di ogni fede, cultura e appartenenza per un momento di silenzio e preghiera, per invocare il dono della pace e affidare il dolore di tutte le vittime».

A Tortona (Alessandria) sarà la basilica della Madonna della Guardia ad ospitare, alle 21, una veglia presieduta dal vescovo Guido Marini. A Treviso sarà il vescovo Michele Tomasi a guidare l’adorazione eucaristica alle 20 in Cattedrale. A Trieste il vescovo Enrico Trevisi guiderà un momento di adorazione eucaristica durante la veglia di preghiera già programmata per la Giornata missionaria mondiale che si terrà dalle 20 nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Bosco.

Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, invita fedeli, clero e aggregazioni laicali a pregare per la pace partecipando –sabato 4 novembre alle 18 nella parrocchia-santuario della Madonna di Borbiago –alla Messa presieduta dallo stesso patriarca, alla quale seguirà la processione mariana. Tutto questo nell’ambito delle celebrazioni indette per i 120 anni dell’Unitalsi.

In diocesi di Verona il vescovo Domenico Pompili ha chiamato parrocchie e realtà ecclesiali a predisporre momenti di preghiera comuni per invocare la pace, invitando cristiani di altre Chiese e credenti di altre religioni a partecipare. Pompili «vivrà lo spirito di questa giornata», rende noto la diocesi, «in particolare nella “Preghiera Giovani”» che si terrà alle 20,45 in Cattedrale.

In diocesi di Vicenza il vescovo Giuliano Brugnotto invita i fedeli a partecipare alla veglia diocesana di preghiera ecumenica già prevista per sabato 28 ottobre, alle 20,30 al Santuario di Monte Berico.

Anche Rinnovamento nello Spirito Santo si unisce alla Giornata, col presidente nazionale Giuseppe Contaldo che ha chiamato «ogni cenacolo, gruppo e comunità» a predisporre «rinnovate iniziative di preghiera per la pace nel mondo, in spirito di penitenza» e «in sintonia con quanti cercano vie pacifiche di risoluzione delle guerre e di armonia dell’unica famiglia umana».

Si chiama «Luce di pace» l’iniziativa che la Federazione istituti di attività educative (Fidae) promuove a partire da venerdì 27 ottobre aderendo alla Giornata di preghiera e digiuno per la pace indetta dal Papa. A partire dalle 9 di venerdì 27 nelle scuole, nelle parrocchie e nelle case si accenderà una candela e si darà inizio a momenti di preghiera che intesseranno una rete virtuale. «Le classi potranno avvicendarsi nella preghiera» spiega la presidente nazionale Virginia Kaladich. «L’iniziativa Luce di pace non si esaurirà in una sola giornata – prosegue la presidente – perché vogliamo trovare altri momenti, nel corso di queste settimane, per proporre un momento di preghiera, ma anche di condivisione e approfondimento».

Dal 4 ottobre scorso, nella chiesa di San Francesco Saverio a Milano, in via Monte Rosa 81 a due passi da City Life, ogni mercoledì in pausa pranzo si prega per la pace. L’iniziativa è del Centro missionario Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere): ogni mercoledì alle 12,35 si celebra una Messa per la pace. In questi giorni lo sguardo è rivolto alla Terra Santa. Ma sono tanti i conflitti oggi nel mondo. E di alcuni, più dimenticati di altri, i missionari del Pime sono testimoni diretti. La proposta è quella di una liturgia sobria, nel cuore di Milano, in una modalità accessibile ai tanti che lavorano negli uffici della zona. «È un segno modesto, ma eloquente – spiega padre Gianni Criveller, direttore del Centro Pime –. Un numero crescente di persone si unisce a noi, in presenza o con il cuore. Questo è il nostro messaggio: al Pime preghiamo per la pace. Lo faremo sempre, regolarmente, tutte le settimane perché abbiamo promesso di comntinuare a narrare il Vangelo della pace alla città di Milano e al mondo».

Il Segretariato Attività Ecumeniche (Sae) esprime dolore e vicinanza a israeliani e palestinesi colpiti «dalla feroce brutalità del terrorismo e dall’escalation del conflitto». «Ci fanno paura e denunciamo con forza l’antisemitismo e l’islamofobia che questa tragedia sta rinfocolando in Europa e in America. Israeliani e palestinesi, musulmani, ebrei e cristiani stanno pagando un prezzo altissimo a inaccettabili dinamiche di odio. Preghiamo il Dio di Abramo perché il dialogo – della cui forza siamo tenacemente convinti – conduca a una convivenza possibile in giustizia e pace, nel reciproco riconoscimento dell’altrui esistenza». Il Sae chiede infine che chi può agisca «responsabilmente» per superare la crisi.

Aderendo all’invito del Papa, l’Ordinariato militare per l’Italia ha invitato i propri sacerdoti a coinvolgere le «comunità militari» nella Giornata di preghiera e digiuno di domani. L’ordinario militare, l’arcivescovo Santo Marcianò, presiederà l’adorazione eucaristica alle 18 nella chiesa principale dell’ordinariato, Santa Caterina a Magnanapoli, a Roma. Una chiesa che, per volere dello stesso vescovo, è stata dedicata alla preghiera per la pace attraverso l’adorazione eucaristica quotidiana, come stabilito nella prima lettera pastorale del presule Il Dio che stronca le guerre, pubblicata nel 2014 a cent’anni dall’inizio della Grande Guerra e in occasione del pellegrinaggio del Papa a Redipuglia.

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