mercoledì 19 agosto 2020
Lo precisa in una nota padre Amedeo Cencini, delegato pontificio per la Comunità monastica di Bose
Enzo Bianchi

Enzo Bianchi - Boato

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Enzo Bianchi si trova tuttora nel suo «eremo», cioè «nello stesso edificio composto da più locali e situato a poche decine di metri dal nucleo centrale della Comunità, nel quale vive da oltre quindici anni».

Lo precisa in una nota padre Amedeo Cencini, delegato pontificio per la Comunità monastica di Bose: «Lì, oltre al fratello che provvede alle necessità quotidiane, riceve regolarmente altri membri della Comunità, e da lì si muove, da solo o con altri, in auto, per diverse ragioni, come ha sempre fatto. Non ha pertanto ancora dato seguito alla promessa da lui fatta di accettare, eseguendoli, i provvedimenti notificati con il decreto del 13 maggio 2020, che – osserva padre Cencini – a conclusione della visita apostolica, è stato consegnato a lui come agli altri tre destinatari».

Il delegato pontificio e la Comunità «sono fiduciosi comunque che la situazione possa sbloccarsi al più presto».

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