mercoledì 30 dicembre 2020
Il bilancio del sisma è di almeno 7 vittime e decine di feriti. Danneggiati diversi edifici religiosi nell'arcidiocesi di Zagabria e nella diocesi di Sisiak
Edifici danneggiati a Petrinje

Edifici danneggiati a Petrinje - Ansa

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La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi dell'otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto che sta colpendo la Croazia.

Dopo le scosse di ieri, 29 dicembre, la terra ha continuato a tremare nelle prime ore di questa mattina, provocando ulteriori danni alle infrastrutture e alle abitazioni rese già fragili dalla sequenza di terremoti degli ultimi mesi. Il bilancio finora è di almeno sette morti e decine di feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.

“C’è molta preoccupazione – sottolinea Caritas Italiana – per i danni che questo terremoto potrebbe avere sulla popolazione, dal momento che si tratta di una zona densamente popolata: la città di Zagabria e le sue aree periferiche contano un milione di abitanti. La Croazia si trovava già in una situazione problematica a causa della pandemia, che aveva costretto il Paese a un lockdown a partire da fine novembre, con oltre 4.000 nuovi contagi e 90 vittime al giorno su una popolazione di circa 4 milioni di abitanti”.

Danneggiati vari edifici religiosi

Le informazioni sono ancora frammentarie, anche perché nell’area sono saltati i collegamenti telefonici ed elettrici. Risultano devastate ampie zone di Petrinje e della vicina città di Sisak, molti danni sono segnalati a Zagabria nelle case e in strutture pubbliche: ospedali, asili, case di riposo, ministeri. Vari edifici religiosi risultano gravemente danneggiati, in particolare nell’arcidiocesi di Zagabria e nella diocesi di Sisak.

"La Chiesa che è in Italia esprime cordoglio e vicinanza alla popolazione croata e assicura la propria preghiera per le vittime, i loro familiari e i feriti: il Signore possa lenire le sofferenze di questo momento".

Lo stanziamento della Presidenza Cei è destinato, attraverso Caritas Italiana, a far fronte ai beni di prima necessità: cibo, farmaci, assistenza medica, kit igienico-sanitari, alloggi temporanei. Intanto, Caritas Italiana continua a seguire con apprensione l’evolversi della situazione e ha intensificato i contatti con Caritas Croazia.

Come donare tramite la Caritas

Chiunque volesse sostenere gli interventi della Caritas per le popolazioni colpite dal terremoto può donare on-line tramite il sito www.caritas.it, oppure, specificando nella causale “Terremoto Croazia”, può utilizzare i seguenti conti intestati a Caritas Italiana:

• conto corrente postale n. 347013

• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111

• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474

• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013

• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

L'appello di papa Francesco

Stamani, al termine dell'udienza generale, papa Francesco ha detto: "Ieri un terremoto ha provocato vittime e danni ingenti in Croazia. Esprimo la mia vicinanza ai feriti e a chi è stato colpito dal sisma, e prego in particolare per quanti hanno perso la vita e per i loro familiari. Auspico che le autorità del Paese, aiutate dalla comunità internazionale, possano presto alleviare le sofferenze alla cara popolazione croata".

La raccolta di Caritas Ambrosiana

La Caritas ambrosiana ha stanziato 10mila euro e avviato una raccolta fondi per le prime necessità della popolazione croata colpita dal terremoto. E' possibile partecipare alla raccolta fondi utilizzando la carta di credito tramite il sito di Caritas Ambrosiana, facendo un versamento su conto corrente postale o bancario della Caritas con causale offerta: terremoto Croazia 2020.

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