Pellegrini lungo il Cammino di sant'Agostino in Lombardia
Milano e Genova sono le città italiane che papa Francesco visiterà nell’arco di due mesi. Due capoluoghi uniti da sant’Agostino e al centro del “Cammino di sant’Agostino”, l’itinerario sui passi del vescovo dottore della Chiesa animato dall'omonima associazione (www.camminodiagostino.it) che ha sede a Monticello Brianza, in provincia di Lecco. Novecentotredici chilometri in tutto che vanno dalla Brianza, terra in cui il santo ha coltivato la sua conversione, a Genova, la città dello sbarco delle sue spoglie giunte dal Nord Africa, passando per Milano, luogo del suo Battesimo, e per Pavia, dove oggi sono custodite le sue reliquie.
Prendendo spunto dalle due visite pontificie, i “custodi della via del Cammino” propongono un itinerario agostiniano a tappe – in varie domeniche da marzo a novembre – che andrà proprio da Milano a Genova. Un’anteprima si è avuta domenica 11 marzo quando una trentina di membri del sodalizio ha percorso a piedi la tappa da Lissone a Vedano al Lambro sino al grande altare nel parco di Monza che ospiterà la Messa presieduta da papa Francesco sabato 25 marzo. Lo stesso tratto su cui – insieme con i numerosissimi iscritti – i “custodi della via” cammineranno il 25 marzo per partecipare all’Eucaristia con il Pontefice.
«Papa Francesco celebrerà la Messa esattamente sul percorso del Cammino di sant’Agostino che collega Villa Mirabello a Villa Mirabellino, nel grande prato dell'ex-ippodromo – spiega Giovanni Berta Mauri, membro del direttivo che è stato il regista dell’“ispezione preliminare”–. Abbiamo interpretato come un grandissimo regalo la notizia che Bergoglio, tra i tanti luoghi che si potevano ipotizzare, si fermi proprio qui, sulla prima tappa del nostro lungo Cammino. È la prima volta in Italia che un Pontefice celebra Messa sul percorso di un cammino devozionale. E ben sapendo quanto la figura di Agostino sia cara a Francesco siamo convinti che nella scelta di questa location il santo di Ippona ci abbia messo più di uno zampino».
L’associazione mantiene da quasi dieci anni quello che per molti è diventato il “Cammino di Compostela della Lombardia”. Un tragitto che tocca cinquanta santuari mariani della regione e che poi si estende fino alla Liguria. Soste che, viste su una cartina geografica, formano il disegno di una rosa. Da qui l'idea di chiamare il Cammino di sant’Agostino anche “Cammino della rosa”.
Il cuore del percorso è nell’arcidiocesi di Milano. La prima parte comincia idealmente a Cassago Brianza, cittadina identificata con la “Cassiciaco” citata da Agostino nelle Confessioni dove il futuro vescovo si ritirò con la madre Monica per approfondire i contenuti della fede trovata. Il segmento iniziale ha un’impronta mariana e ruota attorno a venticinque Santuari legati alla devozione verso la Madonna della Cintura. La sosta in ogni località garantisce un timbro sulla credenziale del pellegrino. Come accade nel Cammino di Santiago. La parte sud del percorso, che forma il gambo della rosa, è un rettilineo che congiunge le città di Monza e Pavia e ha fra i suoi fulcri il Duomo di Milano e la Basilica di Sant’Ambrogio. Poi c’è il tratto che arriva a Genova, lungo la “Via del sale”.
È stata sancita anche un’intesa con l’associazione gemella in Nord Africa, “Via augustina” (www.via-augustina.org), che ha messo a punto un viaggio a piedi di seicento chilometri fra Tunisi, Ippona (sede del ministero episcopale di Agostino) e Tagaste (dove il santo nacque).
Per prendere parte alla “tappa verso il Papa” del 25 marzo basta una mail a info@camminodiagostino.it. La partecipazione è libera e aperta a tutti coloro che vorranno assistere alla Messa camminando lungo il Cammino e vidimando la relativa credenziale. Dopo questa iniziativa l’associazione proseguirà lungo tutto l’anno con le attività domenicali di cammino in gruppo lungo il percorso agostiniano fino a Genova.