giovedì 25 maggio 2017
Nella prima conferenza stampa del neo eletto presidente della Cei tanti i temi toccati: dalla pedofilia all'accoglienza dei profughi fino alla politica e al fine vita. Le nomine
Il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti (Siciliani)

Il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti (Siciliani)

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«Non sono un calcolatore, mi sento più spinto dall'istinto del cuore che dall'intuito della ragione» sono le prime parole con cui il neo presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti ha esordito di fronte ai giornalisti.

Tanti i temi sottoposti al nuovo presidente della Conferenza episcopale italiana, dall'accoglienza dei profughi alle regole necessarie per attuarla, dalla politica che riguarda il bene comune alla pedofilia, definita «un crimine enorme», di fronte a cui «la Chiesa sta facendo tutto il possibile» fino alla difesa della vita. Non è mancato un accenno alla formazione spirituale e umanistica del cardinale Bassetti che deve tutto alla Chiesa fiorentina e a testimoni di fede come don Lorenzo Milani e Giorgio La Pira.

Giovani e lavoro

«Guardiamo ai giovani con il cuore di pastori e la prima preoccupazione è che nessuno gli rubi la speranza, perché ci sono tanti lupi.
In alcune regioni c'è il 50% di disoccupazione. Quando tutti sbattono porte in faccia a un ragazzo, quel ragazzo diventa apatico la mancanza di lavoro ai nostri ragazzi toglie la dignità» ha sottolineato cardinale Bassetti, nuovo presidente Cei, nella sua prima conferenza stampa in Vaticano.
«Spesso - ha aggiunto l'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve - il nostro grido su problemi della società è stato inascoltato, ma noi continueremo: non possiamo restare inerti davanti ai problemi dei giovani. Questa è una società che emargina e produce scarti.
Lo dice Papa Francesco e ci fa riflettere: non si parla neanche più di ultimi, ma di scarti. Dobbiamo stare attenti a capire cosa produce questi ingranaggi».

Profughi e accoglienza in Europa

«Nei confronti dei profughi il discorso è complesso. Ci sarebbe bisogno di un impegno grande. La Chiesa ha sempre accolto i bisognosi, chi è profugo va accolto. Capisco però che l'Italia fa parte di un contesto più ampio che si chiama Europa e che l'Europa fa parte di un contesto più ampio che si chiama mondo e che da soli siamo impotenti» ha sottolineato il nuovo presidente della Cei. «C'è l'impegno della Chiesa nell'accoglienza, ma anche nel rispetto delle regole necessarie. Mi sembra una cosa molto bella la nostra iniziativa 'Liberi di partire liberi di restare' per la quale sono stati predisposti già 30 milioni. I nostri occhi mai avrebbero avuto vedere il Mediterraneo trasformarsi in una immensa tomba».

Politica e Movimento 5 Stelle

«La Chiesa postconciliare dialoga con tutti, ma sul piano della politica bisogna fare distinzione tra la politica con la 'p' minuscola, quella dei partiti, e la politica con la 'P' maiuscola che riguarda il bene comune - ha spiegato il cardinale Bassetti -. La chiesa vuole impegnarsi fino infondo su questo secondo aspetto».

Pedofilia e impegno della Chiesa

«Purtroppo il problema della pedofilia è veramente preoccupante, ma la Chiesa non sta partendo da zero». Lo ha detto, rispondendo ai giornalisti nella sua prima conferenza stampa, il nuovo presidente della Cei. «Il magistero di Benedetto XVI è stato di una chiarezza totale. Noi vescovi siamo tenuti a metterci in contatto con la Congregazione della fede. La Santa Sede si è assunta l'impegno di stabilire criteri da seguire. Ma il problema non va generalizzato». «La pedofilia - ha aggiunto il presidente della Cei - resta sempre un male. I bambini sono sacri. È un delitto enorme e un crimine grande. E la Chiesa - ha concluso - sta facendo tutto il possibile. Se c'è qualche smagliatura non è colpa di nessuno. Dobbiamo essere molto vigilanti».

Fine vita e sostegno alle famiglie

«La legislazione deve tenere molto più conto del medico, che è vicino, che assiste il malato, e che dovrebbe essere molto più considerato». L'arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ha risposto così a una domanda sul fine vita, durante la conferenza stampa di chiusura della 70ª Assemblea della Cei. «Noi, forse, in qualcosa stiamo già mancando», il mea-culpa a proposito dei malati terminali: «Non diamo a queste persone l’assistenza, la vicinanza, l’amicizia, l’affetto di cui avrebbero bisogno». «Conosco famiglie con malati terminali o con la sla – la testimonianza personale – che li sostengono con il loro sorriso». «Finché le persone hanno la percezione di essere un valore per l’altro, è sempre più difficile che arrivi a togliersi la vita, che è un atto estremo».

Amoris laetitia capolavoro di sintesi su matrimonio e famiglia

«L'Amoris laetitia è un capolavoro per la sua sintesi sul matrimonio e la famiglia», ha affermato il cardinale Gualtiero Bassetti, neo presidente della Cei, nella prima conferenza stampa. Con le sue parole Bassetti ha risposto a una domanda sui "dubia" espressi da quattro cardinali circa la riammissione dei divorziati risposati alla comunione, in casi specifici. «In particolare - ha osservato il porporato - nel documento c'è un passaggio che va capito. Non dobbiamo fare l'omologazione che ogni situazione irregolare è peccato mortale. Che non sia così lo dice già il catechismo. Il Papa chiede di verificare la situazione di quella persona, di quella coppia». Dunque l'Amoris laetitia, ha concluso Bassetti, «va presentata come il Papa l'ha scritta. È magistero come gli altri documenti».

Terremoto e ricostruzione

Occorre «accelerare il più possibile gli interventi non tanto per la ricostruzione, che sono complessi, ma per garantire un'abitazione alle persone» è l'appello del presidente della Cei, il cardinale Bassetti, che arriva dall'Umbria, terra colpita dal sisma. Per il porporato occorrono non solo le case prefabbricate ma anche «ambienti pluriuso dove riportare quei segni di religiosità che sono stati tolti dalle macerie e che ora sono conservati altrove. Ora che arriva l'estate quelle sono terre di feste religiose, di processioni. Occorre favorire questo, altrimenti si perde l'identità di un popolo».

Il grazie ai vescovi e al Papa

«Ringrazio - ha affermato il cardinale Bassetti - per l'affetto i vescovi e il Papa che ho incontrato ieri dopo aver appreso la notizia. Mi sembra - ha continuato il presidente della Cei - di essere il piccolo Davide nell'armatura indossata per sfidare Golia. Dovette toglierla perché non ce la faceva a portarla. Poi ha raccolto quelle 5 pietre con cui ha battuto il gigante».
Bassetti ha ricordato anche l'incontro del Papa con i vescovi in apertura dei lavori dell'Assemblea generale della Cei, lunedì scorso. "Il Papa - ha sottolineato il neo presidente della Cei - ci ha parlato con grande libertà per ben due ore e mezzo, dimostrando una pazienza e fraternità immensa. Ma rileggendo il discorso ho colto il richiamo che ci ha fatto alla conversione pastorale della Chiesa. Non si tratta di fare qualcosa di nuovo. Mentalità e cuore ce li abbiamo, ma ci vogliono le mani».

Nomine

Alcune nomine sono arrivate dal Consiglio Permanente della Cei che si è riunito a Roma durante i lavori dell'Assemblea Generale dei vescovi italiani. È stato eletto monsignor Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, nuovo vicepresidente della Cei per il Sud Italia. Don Giovanni De Robertis il nuovo direttore generale della Fondazione Migrantes. Sostituisce monsignor Gian Carlo Perego, chiamato, lo scorso 15 febbraio, da papa Francesco a guidare la diocesi di Ferrara-Comacchio.
Matteo Truffelli è stato confermato presidente nazionale dell'Azione Cattolica Italiana per il triennio 2017-20.

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