Ucciso a coltellate nel Torinese, l'omicida ha confessato

Il quarantenne fermato ieri per l'omicidio di Marco Veronese, ucciso nella notte tra il 22 e il 23 ottobre, si dichiara colpevole
November 4, 2025
Ha confessato il quarantenne fermato ieri per l'omicidio di Marco Veronese, ucciso nella notte tra il 22 e il 23 ottobre a Collegno, nel Torinese. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il presunto assassino è arrivato sul luogo del delitto utilizzando un veicolo il cui itinerario è stato seguito attraverso le immagini delle centinaia di sistemi di videosorveglianza, pubblici e privati. Grazie alle immagini e ai dati dei tabulati telefonici e delle celle lungo il percorso è stato possibile individuare l'uomo, che, a quanto si apprende dalla procura di Torino guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, era legato sentimentalmente all'ex compagna della vittima. L'omicidio di Marco Veronese si era consumato intorno all'1.30 dello scorso 23 ottobre in via Sabotino, all'angolo con corso Francia: un uomo incappucciato, secondo quanto riferito da una testimone oculare, aveva colpito la vittima più di dieci volte con un coltello, provocandone la morte sul posto. Veronese, titolare di una ditta di sistemi di allarme e videosorveglianza, viveva a Collegno, a casa dei genitori, dove era tornato dopo la separazione, a pochi metri dal luogo in cui è stato ucciso.
Il presunto assassino, in base alla sua ricostruzione dei fatti, avrebbe atteso Marco Veronese nei pressi dell'abitazione. L'uomo, fermato dai carabinieri, ha confessato spiegando agli inquirenti di non avere premeditato il delitto e che aspettava Veronese per discutere di una questione riguardante alcuni contrasti con l'ex compagna della vittima, che ora sarebbe la fidanzata del presunto colpevole. I due, a quanto si apprende, non si erano mai incontrati in precedenza. L'arma non è stata ancora trovata: secondo gli investigatori l'assassino sarebbe riuscito a disfarsene subito dopo l'aggressione.

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