Tredici Regioni “promosse” nell’assistenza sanitaria

Area prevenzione, distrettuale e ospedaliera: 24 prestazioni di riferimento analizzate nel monitoraggio dei Lea nel 2023 dal ministero della Salute
February 26, 2025
Tredici Regioni “promosse” nell’assistenza sanitaria
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Sono tredici le Regioni e Province autonome promosse su tutta la linea per aver garantito nel 2023 le prestazioni sanitarie definite dai Livelli essenziali di assistenza (Lea). Le altre otto sono carenti in una o due aree secondo i dati rilevati dal monitoraggio effettuato dal ministero della Salute reso noto ieri.
In una sanità a gestione regionale, come è stata organizzata dalla riforma del Titolo V della Costituzione nel 2001, i Lea costituiscono la base per mantenere l’unità delle cure su tutto il territorio nazionale, cioè indicano le prestazioni che devono essere garantite ovunque.
Ecco quindi che il monitoraggio del grado di applicazione dei Lea rappresenta un indicatore importante di quanto le Regioni stanno rispettando il proprio compito nella gestione delle cure per i loro cittadini. Non a caso esiste un Comitato permanente per la verifica dei livelli di assistenza (Comitato Lea) che opera dal 2005 ed è stato rinnovato nel 2019 con il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) attivo dal 1° gennaio 2020.
A effettuare i rilevamenti è una squadra di referenti istituzionali e tecnici delle Regioni ed esperti epidemiologi e statistici provenienti dal mondo universitario e della ricerca. Vengono esaminati 88 indicatori divisi in tre macroaree: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera.
Tra questi indicatori ne sono individuati 24 (denominati Core) capaci di cogliere sinteticamente l’erogazione dei Lea. Tra i 24 indicatori 6 sono relativi all’area prevenzione, 10 all’area distrettuale e 8 all’area ospedaliera.
Per fare solo qualche esempio, nell’area della prevenzione figura la copertura vaccinale obbligatoria dei bambini ai 24 mesi; la copertura vaccinale dei bambini contro il morbillo-rosolia-parotite a 24 mesi; la proporzione di persone cha hanno effettuato test di screening di primo livello contro il tumore alla cervice uterina, colon e mammella.
Nella area distrettuale si trovano: il tasso di pazienti trattati con assistenza domiciliare integrata (Adi); il numero di deceduti per tumore assistiti dalla rete di cure palliative sul totale dei morti per neoplasie; il numero di anziani non autosufficienti in trattamento socioresidenziale in rapporto alla popolazione residente.
Dell’area ospedaliera fanno parte, tra gli altri: la percentuale di pazienti over65 operati per frattura al collo del femore entro due giorni; la percentuale di parti cesarei primari in maternità di I o II livello; la mortalità a 30 giorni dal primo ricovero per ictus ischemico.
Per quanto riguarda i risultati, nel 2023 hanno raggiunto la sufficienza (un punteggio superiore a 60 su 100) nelle tre macroaree delle prestazioni essenziali (Core) tredici Regioni e Province autonome. Si tratta di Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Provincia di Trento, Umbria, Veneto.
In particolare ottengono un punteggio maggiore di 80 su 100 in tutte le tre macroaree 6 Regioni: Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana, Provincia di Trento, Umbria, Veneto.
Le Regioni con punteggio inferiore alla soglia di 60 in una macroarea sono quattro: Provincia di Bolzano, Liguria, Molise (prevenzione) e Basilicata (distrettuale).
Quelle insufficienti in due macroaree sono quattro: Valle d’Aosta (distrettuale e ospedaliera), Abruzzo, Calabria, Sicilia (prevenzione e distrettuale).
Va ricordato che le valutazioni degli indicatori Core sono parte integrante degli adempimenti cui le Regioni sono tenute per accedere alla quota premiale del finanziamento del Servizio sanitario nazionale.
Il ministero precisa che gli indicatori utilizzati nel sistema Core sono stati aggiornati nel 2023 rispetto a quelli utilizzati nel triennio 2020-2022, il che rende non automatico il confronto con i risultati degli anni precedenti (tutti consultabili sul sito del ministero della Salute).
Il ministero informa che è in corso di preparazione la Relazione completa del monitoraggio della qualità delle attività sanitarie regionali con riferimento ai Lea erogati.

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