Ripartire dalla speranza per affrontare le sfide del futuro

di Redazione romana
Si è concluso il progetto triennale dell'Università europea di Roma "The Future of Hope: an interdisciplinary dialogue". Pubblicato anche il volume di Renata Salvarani con gli atti del convegno a Bruxelles
November 17, 2025
L'autrice del volume Renata Salvarini e padre Enrico Trono LC. Foto di Università europea di Roma
L'autrice del volume Renata Salvarini e padre Enrico Trono LC. Foto di Università europea di Roma
Declinare la speranza, per comprendere le sfide e le opportunità del nostro tempo. Si è concluso il progetto triennale "The Future of Hope: an interdisciplinary dialogue" promosso dal Centro di Formazione Integrale dell'Università Europea di Roma (Uer). Il percorso di analisi di questo tema è stato affrontato con tre convegni: a Roma nel 2023, a Bruxelles nel 2024 e di nuovo a Roma nel 2025. In questi incontri è stato avviato un dialogo culturale e scientifico sulla speranza nel mondo contemporaneo, attraverso indagini, confronti e scambi accademici internazionali. All'Università Europea di Roma è stato presentato il volume con gli atti del convegno di Bruxelles, curato dalla docente Renata Salvarani e pubblicato da Edizioni Studium. Questa raccolta di saggi testimonia l'approccio metodologico che caratterizza la formazione integrale dell'Uer: il dialogo tra i saperi come strumento indispensabile per affrontare la complessità del reale e offrire all’uomo – definito come homo viator nella Bolla di Indizione del Giubileo - sempre nuove chiavi di lettura ed interpretazione della vita.
Nella prefazione del libro, il direttore del centro di Formazione integrale Uer Padre Enrico Trono LC ha sottolineato come «la Speranza viene presentata come categoria ermeneutica privilegiata per comprendere le sfide e le opportunità che caratterizzano il nostro tempo. Questo Progetto di ricerca vuole approfondire temi cruciali che toccano i fondamenti stessi della condizione umana contemporanea, per citarne alcuni: il dialogo tra teologia e filosofia nella costruzione concettuale della speranza, le implicazioni etiche dell'intelligenza artificiale, la migrazione e l'integrazione sociale, le prospettive di pace globale, l'innovazione universitaria e l'educazione inclusiva».
Renata Salvarani, Ccoordinatrice del progetto e Docente di Storia del Cristianesimo nell’Uer, ha inoltre aggiunto come «il termine Speranza, che unisce il desiderio di un bene alla fiducia nella sua realizzazione, si distingue da semplice desiderio o aspettativa per la sua apertura positiva al futuro e per la dimensione comunitaria e temporale che implica». Una prima implicazione fondamentale è il suo rapporto con il tempo e,  di conseguenza, con la memoria. «Collegando passato e futuro, la speranza si configura come una dimensione dinamica – il passaggio successivo - Non è un caso che le riflessioni più articolate e profonde sulle sue contraddizioni implicite si siano sviluppate in epoche di crisi, di conflitto o di trasformazioni irreversibili».

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