Per i disabili sarà più semplice chiedere la patente

Meno burocrazia, tempi di attesa ridotti e simulatori innovativi per valutare concretamente l’idoneità. Puppo, presidente dell’Anglat: «Passo avanti importante»
September 12, 2025
Per i disabili sarà più semplice chiedere la patente
. | Un simulatore di guida per la valutazione degli automobilisti disabili
La vita dei disabili al volante potrebbe finalmente semplificarsi. In Italia ci sono oltre 260 mila persone dotate di patente speciale, un diritto alla mobilità personale che però spesso è ostacolato da iter complessi e valutazioni non sempre omogenee. Ora il percorso potrebbe essere meno tortuoso e soprattutto più sicuro e inclusivo.
A Bologna, durante un evento formativo promosso da Anglat (Associazione Nazionale Guida Legislazioni Andicappati Trasporti), è stato presentato e discusso il Nuovo Prontuario Adattamenti, un documento tecnico aggiornato che rappresenta un cambio di paradigma per la mobilità delle persone con disabilità. L’adozione dei Codici Unionali Armonizzati rappresenta è la chiave del cambiamento, con ricadute potenzialmente positive sui costi e sulla disponibilità delle soluzioni tecniche. Come ha sottolineato Claudio Puppo, presidente Anglat, «questo non è solo un adeguamento formale, ma un passo avanti concreto nel riconoscere diritti e autonomia a chi ogni giorno si confronta con barriere ancora troppo diffuse. Le soluzioni non si limiteranno più agli adattamenti fisici o dei veicoli, ma si estenderanno anche all’ambiente e ai servizi, per favorire una partecipazione più ampia e inclusiva».
Particolarmente rilevante è l’introduzione di nuove classificazioni per patologie complesse come tetraplegia, distrofia muscolare e sclerosi multipla. A ciascuna di queste condizioni sono ora associati adattamenti più mirati e personalizzati, in grado di garantire un’esperienza di guida più sicura, efficace e rispettosa delle capacità residue del conducente. Si supera così l’approccio “unico per tutti”, promuovendo invece soluzioni tagliate sulle reali esigenze funzionali di ogni individuo portatore di disabilità. Un’altra importante innovazione normativa riguarda la possibilità, prevista dal Codice della Strada, di semplificare il rinnovo della patente per le persone con patologie fisiche stabilizzate e non soggette a peggioramento. In questi casi, sarà possibile evitare la visita in Commissione Medica, riducendo sensibilmente il carico burocratico e i tempi di attesa. La misura punta a restituire serenità e continuità nella mobilità personale, senza compromessi sulla sicurezza.
Il presidente dell'Anglat, Claudio Puppo - .
Il presidente dell'Anglat, Claudio Puppo - .
All’evento di Bologna seguiranno gli appuntamenti già programmati a Bari e Milano, ed altri in lavorazione al Centro Sud e nel Nord Est del Paese, tutti dedicati alla formazione nazionale per i componenti delle Commissioni Mediche Locali, organi centrali nella valutazione dell’idoneità alla guida. Il nuovo Prontuario richiede infatti competenze aggiornate e uniformi, per garantire valutazioni più eque su tutto il territorio nazionale.
Tra le novità illustrate, ha suscitato grande interesse l’integrazione delle tecnologie sviluppate dal Csima – Centro Superiore Integrato per la Mobilità Accessibile. Tra gli altri, il simulatore e il valutatore tecnico, che rendono più oggettive e precise le valutazioni delle capacità residue, in particolare per tetraplegia e distrofia. Grazie a questi strumenti, è possibile certificare le forze residue dell’esaminato, evidenziare l’insieme delle capacità dei suoi movimenti e consentire anche percorsi di addestramento sicuri prima della guida su strada. «La tecnologia non sostituisce la competenza umana, ma la potenzia, la rende più accurata e giusta. È questo il cuore del nostro lavoro» sottolinea Giorgio Salamati, Responsabile del Csima.
L’iniziativa di Bologna rappresenta solo una tappa di un percorso più ampio, che Anglat porta avanti da 45 anni, senza stancarsi di evidenziare come la mobilità si riveli un fondamentale strumento di partecipazione sociale. «Il forte coinvolgimento dei Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Salute e del Dipartimento per politiche in favore delle persone con disabilità testimonia l’interesse strategico che le istituzioni stanno finalmente riconoscendo al tema – ha concluso Claudio Puppo. Abbiamo tracciato una rotta: ora il compito di tutti è percorrerla con coerenza, responsabilità e visione».

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