giovedì 25 maggio 2023
La presidente della Commissione sorvola le zone colpite con la premier. Il Cdm vara l'estensione dello stato di emergenza ai comuni colpiti di Toscana e Marche
In volo sulla Romagna alluvionata. La premier Giorgia Meloni con la presidente della Commissione europea Ursula von der Layen

In volo sulla Romagna alluvionata. La premier Giorgia Meloni con la presidente della Commissione europea Ursula von der Layen - ANSA

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«L’Europa è con voi»: Ursula von der Leyen arriva in Romagna per un sopralluogo aereo delle zone alluvionate al fianco di Giorgia Meloni. Un’ulteriore dimostrazione del fatto che la premier sta investendo gran parte del suo capitale politico nelle risposte al disastro e ora vuole assicurarsi anche il sostegno di Bruxelles. La garanzia richiesta è l’attivazione del fondo di solidarietà, ma in ballo ci sono anche le risorse per le emergenze agricole e quelle per la coesione. Il giro in elicottero sopra i comuni sommersi, la conferenza stampa congiunta e il rientro a Roma per il Cdm sull’estensione dello stato di emergenza a Marche e Toscana, dimostrano che Palazzo Chigi non vuole lasciare nulla di intentato e le rassicurazioni della presidente della Commissione europea confermano la bontà della strategia.


«Credo fosse importante che la presidente Von der Leyen vedesse con i suoi occhi anche l'estensione del problema con cui abbiamo a che fare, perché avremo ovviamente bisogno di un occhio di riguardo su questa regione», spiega al termine della ricognizione. «Fatta la stima complessiva dei danni dell'alluvione, faremo la richiesta dell'attivazione del fondo di solidarietà, cui purtroppo l'Italia ha già dovuto accedere altre volte» (per oltre 3 miliardi in tutto). Certo l’Emilia-Romagna «è una regione fortemente agricola – prosegue il capo dell’esecutivo – e ovviamente c'è bisogno di attenzione per le aziende che oggi sono particolarmente in difficoltà». È chiaro quindi che «il primo segnale» arrivato con il dl da 2 miliardi varato martedì non sarà «sufficiente per risolvere il problema» e di certo «ci sarà una seconda fase».
Da parte sua Von der Leyen, accolta all’aeroporto di Bologna dal governatore emiliano Stefano Bonaccini e dal capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, appare profondamente colpita dalla devastazione: «Mi è stato di molto aiuto vedere dall'alto l'ampiezza dei danni, mi ha spezzato il cuore. Per molti agricoltori è stato un disastro – prosegue –, per questo deve essere attivato il fondo di emergenza per l'agricoltura, è il primo punto». Ma il sostegno di Bruxelles non si esaurisce qui, perché ci sono anche i fondi di coesione a cui attingere e, «se guardiamo al futuro, nel Next Generation Eu abbiamo 6 miliardi di euro per la prevenzione delle inondazioni e dei terremoti e il rafforzamento delle infrastrutture». Poi c’è il tanto atteso Fondo di solidarietà dell’Ue, definito dalla stessa presidente Von der Leyen «il mezzo più appropriato per dare sostegno». Nel frattempo è già attivo il Meccanismo di protezione civile dell’Ue: «Nove Paesi hanno portato immediato soccorso» (Francia, Slovenia, Slovacchia, Austria, Belgio, Bulgaria, Germania, Polonia e Romania), con le squadre francesi, slovene e slovacche che sono già arrivate sul campo «con più di cento persone per mettere in funzione le pompe».

Il piano comunque convince anche Bonaccini che al termine della conferenza stampa, mentre la premier è in volo per tornare a Roma, accompagna il capo dell’esecutivo Ue a Cesena per un’altra ricognizione. Anche qui Von der Leyen esprime tutta la sua vicinanza e sceglie l’italiano per far sentire il sostegno di Bruxelles: «Tieni botta, l'Europa è con voi».
E il commissario per la ricostruzione? L’argomento non è tema da affrontare adesso, spiega Meloni, che anzi si dice stupita dall’interesse della stampa per questo argomento dato mentre «ancora si stanno celebrando i funerali delle persone. Quando sarà il momento della ricostruzione – taglia corto –, ci occuperemo del commissario per la ricostruzione. Ora il mio principale problema non è chi spende i soldi, ma trovarli. Per cui noi ora ci stiamo occupando di trovare le risorse».
Nel frattempo arriva anche il via libera all’estensione dello stato di emergenza per i comuni colpiti in Toscana e nelle Marche. Otto milioni in tutto «per i primi interventi di soccorso alla popolazione da reperire dal Fondo per le emergenze nazionali».


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