
Sergio Mattarella a Venezia saluta Luca Zaia - ANSA
Autonomia sì, ma senza “sconfinamenti”, nel rispetto della Costituzione, e garantendo parità nei servizi, a partire da quello sanitario. Sergio Mattarella interviene al Festival delle Regioni che si è aperto a Venezia. Un intervento atteso il suo, soprattutto in relazione al tema dell’autonomia differenziata, promulgata dal Quirinale, ritenendola una norma di principio da riempire ora di significato, tenendo conto però dei rilievi incisivi venuti nel frattempo dalla Consulta, che ne hanno molto circoscritto l’operatività. «L'autonomia comporta il riconoscimento di determinate competenze da esercitare nel rispetto dei limiti stabiliti dal dettato costituzionale e al riparo da sconfinamenti altrui. Tuttavia, nell'esercizio delle proprie attribuzioni i diversi livelli di governo hanno la necessità di coltivare un rapporto tra loro al fine di gestire le intersezioni, talvolta intense, tra le rispettive competenze» ha richiamato Mattarella. L'autonomia, infatti, «si dimostra efficace e vantaggiosa per le collettività quando comporta l'esercizio di funzioni e competenze secondo una ragionevole applicazione dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione».
«La gestione delle molteplici forme di intreccio nel riparto delle competenze - in particolare tra le Regioni e lo Stato - riveste un'importanza fondamentale per il buon esercizio dei rispettivi compiti nell'interesse dei cittadini», ha detto il presidente della Repubblica al Festival delle Regioni e delle Province Autonome.
«La Corte costituzionale ha da tempo enunciato il principio della leale collaborazione - ha rilevato Mattarella - affinché l'ordinamento della Repubblica funzioni, è indispensabile che Regioni e Stato collaborino proficuamente nel rispetto dei limiti delle proprie competenze stabilite dalla Costituzione o dalle leggi. Questo vale per i diversi livelli di Governo ma anche nei rapporti tra i poteri» Una logica cui non sfugge lo stesso Presidente della Repubblica, anch'egli «tenuto ad adottare come metodo quello della leale collaborazione».
Per questo «sono necessarie una strategia unitaria e la collaborazione tra le istituzioni per superare gli intollerabili divari tra i diversi sistemi sanitari regionali e per garantire una copertura universale e un accesso uniforme alle prestazioni sull'intero territorio della nostra Repubblica. Obiettivi irrinunciabili del servizio sanitario nazionale».