venerdì 2 febbraio 2018
La presidente: «Bisogna regolarlo». Dellai: «Sui principi non si tratta». Ma nessuna ambiguità è accettabile
Laura Boldrini (Ansa)

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Laura Boldrini interviene sulla "maternità surrogata" e le sue parole aprono un caso. «È un tema delicato», premette la presidente della Camera. «Esistono situazioni Ldiverse, questa pratica viene esercitata sia da coppie italiane eterosessuali che coppie omosessuali che vanno all’estero. Poi tornano in Italia e non c’è regolamentazione. Ci va bene cosi? Vogliamo mettere la testa sotto la sabbia?», si chiede.

«Se esiste nella realtà - conclude Boldrini, intervistata da Repubblica.Tv - bisogna regolarla anziché lasciarla alla libera gestione». Secca la replica di Forza Italia. «Si parla di una pratica che si basa sulla disponibilità del corpo di una donna a realizzare dietro compenso un progetto di genitorialità a favore di terzi. Una donna che mette a disposizione il suo corpo, il suo apparato riproduttivo, il suo tempo», attacca Mara Carfagna, portavoce dei deputati azzurri. «È una nuova e moderna forma di schiavitù, una mercificazione che coinvolge donne e, soprattutto, bambini. Ecco perché Fi è assolutamente contraria ad autorizzarla continua l’ex ministro delle Pari Opportunità -. Abbiamo chiesto che l’Italia si schieri per la messa al bando universale della pratica, già sostenuta da molti movimenti femminili nel mondo», conclude Carfagna.

Duro anche Massimo Gandolfini. «Boldrini così palesa la sua grande ignoranza in materia. Nel nostro Paese la barbara pratica dell’utero in affitto è regolamentata dalla Legge 40 che la vieta e la sanziona penalmente», ricorda il portavoce del Comitato 'difendiamo i nostri figli', organizzatore del raduno pro-famiglia al Circo Massimo. Inoltre, Boldrini «non considera che nella stragrande maggioranza degli Stati questa pratica è illegale e punita con la massima severità. Solamente alcune lobby econo- miche e del pensiero unico ne chiedono una regolamentazione che di fatto si traduce nella legalizzazione del mercimonio dell’utero delle donne e della vita nascente», conclude Gandolfini. «Alle urne - avverte - puniremo forze a favore del mercimonio di bambini».

LE FEMMINISTE AI SEGRETARI DEI PARTITI: DITE NO ALL'UTERO IN AFFITTO

E di parole «orrende» riferite a una «pratica che umilia le donne trasformandole in merce» parla Mario Adinolfi, presidente del 'Popolo della Famiglia'. Ancor più duro Alessandro Pagano, della Lega: «Unioni civili sono il passe-partout per la pratica nazista dell’utero in affitto e per le adozioni gay. Con la Lega al governo questa legge sarà azzerata. Utero in affitto sia reato universale», scrive su Twitter.

Nella maggioranza di governo prende le distanze Lorenzo Dellai. «La legge - dice il coordinatore di Demos, ora confluito nel progetto di Civica popolare - non può limitarsi a 'registrare' i comportamenti sociali. Deve rispettare quelli che sono principi fondamentali dell’ordinamneto, non solo, ma anche del comune sentire. La maternità surrogata è sempre e comunque un atto contrario a quello che consideriamo un valore principale, ossia la tutela del bambino e del suo diritto ad avere un padre e una madre naturali. Sappiamo bene che si tratta di una materia delicata, ma, al contrario, pensiamo che si debba arrivare a intese internazionali per rendere illegittimo anche all’estero ciò che in Italia già lo è, evitando che la norma possa essere aggirata. E in questi casi - conclude Dellai - esiste in più un obbligo di cautela e di prudenza».

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