sabato 14 gennaio 2017
I superstiti: «A bordo più di cento persone». Altri tre morti su un gommone a largo di Lampedusa: tra i salvati tre persone ricoverate tra le quali una donna incinta.
(Olmo Calvo/Ansa)

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Sono i profughi più vulnerabili, più a rischio e spesso “senza voce”. Ai minori stranieri è dedicata la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato 2017. Come ha scritto papa Francesco nel suo messaggio, specialmente quelli che arrivano soli, sono tre volte indifesi: «Perché minori, perché stranieri e perché inermi».

«Dobbiamo garantire un futuro a questi minorenni e che il fenomeno migratorio fa parte della storia della salvezza» ha ricordato il gesuita padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, sottolineando che «le persone devono avere delle alternative. Sono scettico verso politiche orientate esclusivamente a impedire le partenze e a rimpatriare. La legge Bossi-Fini è ormai datata. Bisogna creare percorsi autonomi a persone che scappano da guerre e persecuzioni».


La Giornata mondiale per i migranti e i rifugiati è segnata dalla morte di altre vittime innocenti. Nel mar Mediterraneo è avvenuta un'altra strage nella giornata di sabato: è naufragato un barcone a circa 30 miglia a Nord delle coste libiche. Ancora non si hanno notizie certe: fino a ora sono stati recuperati otto cadaveri e quattro superstiti hanno riferito che a bordo dell'imbarcazione vi erano 107 persone.

Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma.


Nella zona del disastro le condizioni meteo erano pessime: laddove è avvenuto il naufragio sono state inoltre dirottate diverse unità della Marina militare italiana impegnate nel dispositivo Frontex, compresi un aereo e un elicottero, e anche alcuni mercantili.

Si teme che nelle prossime ore si ritrovino altri cadaveri in fondo al mare.

In una seconda operazione di soccorso nel Canale di Sicilia, tre profughi sono stati trovati morti su un barcone e altri tre - tra questi una donna incinta - in gravi condizioni per ipotermia, tanto da richiedere il trasferimento in elisoccorso da Lampedusa - dove sono stati condotti le persone soccorse - all'ospedale di Palermo.

Uno dei ricoverati è stato ritrovato con due cadaveri addosso, ma comunque è stato salvato. Il trasferimento è stato coordinato dal direttore del 118, Fabio Genco.

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