venerdì 20 novembre 2009
Il corpo senza vita del trans Brenda è stato trovato ieri mattina nel suo monolocale di Roma. La morte per asfissia, in seguito all'incendio che ha devastato la stanza. Restano molti misteri da chiarire: il pc immerso nell'acqua, le valigie pronte, la bottiglia di whisky.
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Un nuovo, tragico capitolo si aggiunge al caso Marrazzo. E infittisce gli interrogativi su quella che assomiglia sempre più a una storia di ricatti architettati a tavolino ai danni di vip dalle frequentazioni imbarazzanti. Brenda, il transessuale brasiliano con cui il governatore del Lazio ha avuto almeno due incontri mercenari, è stato trovato senza vita nel suo miniappartamento in via Due Ponti 180 a Roma. La morte sarebbe stata provocata per soffocamento per un principio di incendio. E i magistrati ipotizzano l’omicidio volontario: poco credibile l’incidente, vista la presenza di liquido infiammabile e di un computer portatile trovato, bagnato, nel lavandino. Brenda aveva dichiarato di possedere su un pc un secondo video con Marrazzo e un altro transessuale, ma di averlo cancellato: «Per paura». È il secondo morto nella vicenda: a settembre, due mesi dopo l’incontro tra il governatore e il viado Natalie filmato dai quattro carabinieri estorsori, era morto apparentemente per overdose Gianguarino Cafasso, spacciatore di cocaina per transessuali e clienti. Per il pusher gli inquirenti hanno disposto da tempo esami autoptici per capire se davvero si tratti di una morte incidentale. La scoperta drammatica della morte di Wendell Mendes Paes, nato in Brasile il 28 novembre 1977 - questo il suo vero nome - è arrivata all’alba di ieri, quando i vigili del fuoco sono intervenuti per un principio di incendio nell’appartamento al piano ammezzato in cui Brenda abitava e, a quanto pare, non usava per lavoro. Il transessuale era a terra, nel soppalco che faceva da camera da letto: nudo, coperto di fuliggine, aveva accanto una bottiglia di whisky. Nella stanza due valigie pronte, in bagno, nel lavandino pieno d’acqua, un computer. Come se qualcuno avesse voluto renderlo inutilizzabile. La scientifica ha rilevato tracce di liquido infiammabile, evidentemente usato per scatenare il fuoco, che non ha provocato gravi danni. In casa né farmaci né barbiturici. La magistratura ha disposto l’autopsia sulla salma e interrogato una quindicina di persone. Un tassista ha riaccompagnato Brenda a casa verso le 2 e 30 dall’Acqua Acetosa, zona di prostituzione. Uno degli ultimi che l’ha visto in vita è un altro transessuale, Barbara: «L’hanno ammazzata. Stava male psicologicamente, voleva tornare in Brasile. Con Brenda ci siamo incontrati in un parcheggio, abbiamo bevuto un bicchiere di whisky, poi lo abbiamo lasciato in casa a vedere la televisione. Tutti i trans che abitano in questa zona sono a rischio di morte, abbiamo molta paura dei romeni». Il 9 novembre Brenda era stato rapinato: una pattuglia dei carabinieri l’aveva trovato per terra, con alcune escoriazioni, ubriaco. Denunciò di essere stato derubato di borsa e cellulare da alcuni stranieri dell’Europa dell’Est. E diede in escandescenze, prima cercando di ferirsi prendendo a testate un’auto, poi, all’ospedale Villa San Pietro, provando ad aggredire un medico con un paio di forbici. Per gli investigatori Brenda era un personaggio chiave nel caso Marrazzo. Aveva chiamato più volte il governatore ai centralini in Regione. Soprattutto, aveva detto di possedere un secondo filmato: «Certo, avevo quel video – aveva detto a verbale – e lo custodivo nel mio pc, ma l’ho distrutto perché avevo paura». «Con me e Marrazzo – aveva dichiarato ai carabinieri del Ros – c’era anche Michelle, che aveva copia del video, ma ora è a Parigi». Marrazzo aveva confermato: «In un incontro con Brenda passò anche un altro trans di cui non rammento il nome». Quel video era sul pc nel lavandino? Per i tecnici della scientifica non è certo impossibile recuperare file anche cancellati. L’accertamento probabilmente si svolgerà come incidente probatorio: si tratta di analisi non ripetibili. Gli inquirenti ipotizzano un giro di ricatti ai danni di altri personaggi noti. Oltre al pc sono state sequestrate agende e rubriche. Brenda poteva essere l’anello operativo tra ricattatati e ricattatori. Di certo sapeva molto di più di quanto aveva dichiarato.
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