mercoledì 19 ottobre 2016
Via libera della Camera alla legge sulla prevenzione dei maltrattamenti. Videosorveglianza anche nelle case di cura e di riposo. Immagini criptate e famiglie informate, ma restano le perplessità. Viviana Daloiso
Telecamere negli asili, ecco le regole
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La Camera dice sì alla legge che prevede l'installazione di telecamere di sorveglianza negli asili e nelle case di riposo. Anche sull'onda dell'ennesimo caso di violenze e abusi scoperto proprio ieri dalle forze dell'ordine ad Acerno, nel Salernitano, dove gli anziani di una struttura assistenziale venivano sottoposti a ogni genere di sevizia dai 17 infermieri e operatori, ora tutti indagati insieme al direttore del centro.

Via libera alla riprese dunque, ma con regole stringenti, che vorrebbero placare la preoccupazione e le dure critiche espresse da molte associazioni, oltre che dai sindacati di categoria. Su tutti la Cisl scuola («Non si può trasformare in una comunità di sorvegliati speciali quella degli insegnanti e dei bambini») o dalla Fism, la Federazione italiana scuole materne («La telecamera disincentiva, quando non sostituisce, il dialogo, l’ascolto, la relazione indispensabili tra scuola e famiglia»).

Immagini criptate, e serve una denuncia Le immagini catturate dalle telecamere che saranno installate negli asili e nelle case di cure per anziani e per disabili saranno cifrate: potranno essere visionate solo dal pubblico ministero, o dalla polizia su disposizione di quest’ultimo, in seguito a una denuncia o a una segnalazione. È vietato l’uso di webcam. L’installazione degli impianti a circuito chiuso deve essere preceduta da un accordo collettivo con i lavoratori e va segnalata da cartelli.

>>> Violenze in asili e case di riposo, come una malattia da curare

Un fondo per tutti: 15 milioni di euro A disposizione delle strutture coinvolte dal provvedimento è stato stanziato un fondo di 15 milioni di euro, spalmati su 3 anni, che dovrà essere distribuito dal ministero dell’Istruzione e che servirà prioritariamente a coprire i costi della formazione del personale, poi l’eventuale installazione di telecamere.  

Test per gli educatori Il testo approvato alla Camera contiene anche la delega al Governo all’adozione, entro un anno dall’approvazione definitiva della legge, di un decreto legislativo sulla formazione e valutazione attitudinale nell’accesso alle professioni educative e di cura in asili e strutture per anziani. Il ministro dell’Istruzione dovrà invece definire le modalità per assicurare il necessario coinvolgimento della famiglie interessate.

 

      

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