martedì 19 marzo 2024
Nell'ospedale al centro di Roma inaugurata una nuova struttura d'avanguardia grazie al contributo della Fondazione Roma. Il ministro Schillaci: passo avanti nell'offerta sanitaria della Regione
Tecnologia e natura nel nuovo centro di diagnostica per immagini

Reply Studio Srl - Ufficio stampa Gemelli Isola

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Non solo apparecchiature di ultima generazione, ma un percorso che attraverso tecnologie all’avanguardia e spazi interni ispirati alla natura consente di migliorare il percorso di accoglienza dei pazienti. Nasce con questo obiettivo il nuovo Centro di diagnostica per immagini avanzato Fondazione Roma (CeDIA) dell'ospedale Isola Tiberina - Gemelli Isola. Il Centro, rinnovato grazie al supporto di Fondazione Roma e inaugurato ieri pomeriggio alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, rientra nel percorso avviato dalla nuova gestione dell'ospedale Isola Tiberina, che mira a offrire eccellenza nelle cure attraverso investimenti in tecnologie di ultima generazione. In linea con questa politica, nel 2023, nell'unita' operativa di diagnostica per immagini sono state installate due apparecchiature di risonanza magnetica ad alto campo, un'apparecchiatura settoriale dedicata e due apparecchiature di tomografia computerizzata di ultima generazione, che segnano un passo avanti nella capacita' di diagnosi e trattamento dell'ospedale. Sul piano degli investimenti tecnologici, inoltre, l'ospedale Isola Tiberina - Gemelli Isola ha inaugurato quest'anno tre nuove sale con tecnologia di ultima generazione nella nuova endoscopia, un innovativo day hospital oncologico, con otto poltrone per il trattamento chemioterapico, una nuova radioterapia con due acceleratori aggiornati dotati di intelligenza artificiale per assicurare piani terapeutici all'avanguardia e con il Cyberknife, strumento chiave per la radioterapia di precisione.

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Il ministro Schillaci

L'inaugurazione del Centro «segna un significativo passo in avanti nello sviluppo dell'offerta sanitaria sul territorio perché in questa struttura di diagnostica per immagini avanzata «i pazienti troveranno apparecchiature di ultimissima generazione, in particolare per le prestazioni di risonanza magnetica – ha spiegato il ministro È sicuramente un fatto di rilievo che si mettano a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale, sia in ambito ospedaliero che territoriale, le migliori tecnologie oggi reperibili e che ciò sia possibile grazie al sostegno della Fondazione Roma, alla quale viene intitolato questo Centro». Il ministro ha osservato inoltre che «questo progetto è innovativo dal punto di vista sia tecnologico che ambientale».

Per Schillaci «la possibilità di disporre di strumenti sempre più all'avanguardia, insieme all'aggiornamento e alla crescita delle competenze degli operatori sanitari interessati da queste innovazioni, ci consentono di poter indagare con estrema precisione e accuratezza le condizioni dei pazienti, fornendo allo specialista immagini evolute e informazioni sempre più precise, spesso fondamentali per l'elaborazione delle diagnosi e delle successive cure». Ma l'evoluzione tecnologica e la possibilità di disporre di macchinari all'avanguardia non forniscono, da sole, la chiave per migliorare i servizi. «Alla formazione del personale sanitario, affinchè si possa gestire al meglio l'introduzione di strumenti all'avanguardia, va aggiunta la programmazione dei carichi di lavoro, la valorizzazione e l'ottimizzazione delle risorse umane, con la volontà di mettere sempre al centro le esigenze dei pazienti – ha aggiunto il ministro - Tutto ciò rientra nel percorso di umanizzazione delle cure e ancora prima della fase diagnostica, che in questo caso si giova anche della progettazione di ambienti che siano meno stressanti possibile per il paziente».

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Il direttore generale dell’ospedale Piacentini

«Con l'inaugurazione del Centro di diagnostica per immagini avanzato, facciamo un ulteriore passo avanti nell'evoluzione tecnologica dei nostri servizi di diagnostica, senza la quale non è possibile garantire qualità e tempestività nel percorso di cura», ha dsottolineato Daniele Piacentini, direttore generale Ospedale Isola Tiberina - Gemelli Isola, intervenendo all’inaugurazione della struttura benedetta dal cardinale Giovan Battista Re -. Oltre all'innovazione, un altro asset imprescindibile nella nostra strategia di sviluppo è il fattore umano, per questo abbiamo ripensato gli spazi del Centro, ispirandoci ai principi del design biofilico che, coniugando bellezza e natura, contribuiscono a far sentire i pazienti a proprio agio, anche durante terapie talvolta lunghe e complesse».

Il direttore dell’unità operativa Squillaci

Nel cuore di Roma da oggi c’è «un centro che affianca la migliore e più avanzata tecnologia di diagnostica per immagini oggi esistente, dotato di una risonanza magnetica 3Tesla, una 1.5Tesla e una risonanza magnetica aperta particolarmente adatta ai pazienti claustrofobici - ha spiegato Ettore Squillaci, direttore dell'Unità operativa diagnostica per immagini dell'ospedale Isola Tiberina - Gemelli Isola. Inoltre, il Centro presenta una attenzione assoluta al benessere del paziente che viene accolto in un ambiente biofilico che fa entrare il paesaggio circostante e, in particolare, i platani e i pini marittimi dell'Isola, anche nei luoghi in cui i pazienti non possono goderne. A questo si aggiunge, per la prima volta in Italia, l'inserimento dei suoni e degli odori della natura che avvolgono il paziente».

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Il presidente della Fondazione Roma Parasassi

«Siamo particolarmente orgogliosi - ha commentato il presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi - di aver contribuito a un progetto così importante come il Centro di diagnostica per immagini avanzato. Fondazione Roma pone al centro delle sue attività l'innovazione e il servizio alle persone, con l'obiettivo di contribuire a offrire servizi di qualità, al maggior numero di persone possibile, migliorando i percorsi di cura, l'accoglienza dei pazienti e il lavoro di medici e operatori».

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