giovedì 9 novembre 2023
Nel ghetto di Roma il simbolo nazista paragonato alla Stella di David. Una docente inneggia al dittatore, sospesa. La senatrice chiede "azioni decise"
Roma, la svastica "uguale" alla Stella di David

Roma, la svastica "uguale" alla Stella di David - ANSA

COMMENTA E CONDIVIDI

Non si fermano i rigurgiti antisemiti. Nel quartiere ebraico di Roma (e a Trastevere) sono spuntati graffiti vergognosi: la Stella di David accanto alla svastica nazista, con un segno “uguale” tra i due simboli. Gli sfregi sono apparsi in piazza di Monte Savello, in via di Monte Savello e in piazza delle Cinque Scole, a poca distanza dal Tempio Maggiore della Capitale. I carabinieri sono al lavoro per risalire agli autori. È la cupa replica di quanto già accaduto giorni fa nella Capitale, quando nella zona del ghetto erano state annerite quattro pietre d’inciampo collocate in memoria di alcuni deportati nei lager nazisti.
Immediata e durissima la condanna del Pd di Roma: «Le scritte apparse al ghetto ebraico di Roma, con la stella di David equiparata alla svastica nazista, sono vergognose e non fanno altro che alimentare una spirale d’odio che come Partito Democratico condanniamo fermamente – ha rimarcato il segretario Enzo Foschi -. Bene che il Comune di Roma, sempre attento a questi temi, si sia attivato subito per rimuovere queste scritte indegne e antisemite che offendono la comunità ebraica e tutti i sinceri democratici di questa città».
Sono segnali allarmanti, che ricalcano quanto sta purtroppo avvenendo anche nel resto d’Europa, sull’onda lunga dell’attacco di Hamas e della successiva offensiva israeliana su Gaza. L’odio razziale però non spunta solo sui muri, ma contamina anche le parole. E nemmeno i discorsi di chi dovrebbe educare - per vocazione prima ancora che per professione – ne restano immuni. Su Instagram è apparsa per pochi minuti una “storia” con una frase delirante: “Andate all’inferno, Hitler aveva ragione su di voi ebrei”. L’autrice è Hanane Hammoud, docente di matematica di origine libanese in forza alla scuola superiore internazionale H-Farm di Roncade (Treviso). L’insegnante si è pentita in fretta del gesto, cancellando il messaggio. Troppo tardi però per evitare la sospensione da parte dell’istituto, arrivata tempestivamente anche dopo il pressing del ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara. «Odio razziale e discriminazioni di ogni tipo – ha detto Valditara - sono incompatibili con i principi della nostra scuola che è la scuola costituzionale, improntata al rispetto della persona. Come Ministero metteremo in campo tutte le azioni necessarie a debellare atteggiamenti simili».
La scuola, pur non essendo sottoposta alla vigilanza del Mit perché straniera, ha prontamente raccolto l’invito sanzionando la docente. Il preside, Conan De Wilde, ha ribadito che «frasi che istigano all’odio o che minimizzano le sofferenze di individui o gruppi sono inaccettabili in qualsiasi circostanza». L’istituto ha provato subito a rimediare: «Abbiamo organizzato una discussione e un confronto in cui coloro che hanno causato dolore si incontrano con coloro che erano feriti. Abbiamo iniziato questa mattina (ieri, ndr), con gli studenti e l’insegnante che ha fatto i commenti offensivi e inappropriati su Instagram. Stabiliremo anche un percorso successivo».
Molto preoccupata da quanto sta accadendo la senatrice a vita Liliana Segre , presidente della Commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza. «In Italia e in Europa – ha detto durante la seduta di ieri - si sono avute manifestazioni di antisemitismo che richiedono un’azione decisa delle istituzioni preposte e un impegno convergente di tutte le forze politiche». Serve una risposta ferma, secondo la senatrice, senza però smettere di pensare positivo. «Voglio continuare a coltivare la speranza, la fiducia, dirò l’”utopia” – ha aggiunto -. L’utopia di un mondo che ripudia la guerra e il terrorismo, che ripudia l’antisemitismo, l’islamofobia e ogni tipo di razzismo, ogni discriminazione, che contrasta l’odio dilagante nelle strade, ma anche sui social e nell’universo online, con la cultura della pace, del confronto, del rispetto, della solidarietà. L’utopia di chi crede che la violenza non sia l’antidoto alla violenza, ma ne generi altra, all’infinito».
Segre ha sottolineato che l’ondata antisemita «è la conseguenza delle vicende terribili che si sono consumate e si stanno consumando in Medio Oriente in questo mese. Bisogna fermare la spirale di odio e liberare tutti gli ostaggi, ma anche proteggere i civili e porre fine a tutte le forme di violenza». Inevitabile accarezzare con il pensiero i più indifesi di tutti: «In questo momento bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità, di ogni colore e di ogni credo perché i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI