giovedì 6 febbraio 2020
A Castellammare del Golfo, in provincia di Trapani, in Sicilia, le campane suonano “a festa” per celebrare l'arrivo di una nuova vita nella comunità
Se nasce un bambino, le campane suonano «a festa»
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Quando una persona ci lascia per sempre le campane lo annunciano suonando “a morto”: uno scampanio mesto e prolungato che avvisa la comunità della scomparsa. E quando nella comunità arriva una nuova vita, che si fa? A Castellammare del Golfo – in provincia di Trapani, in Sicilia – le campane suonano di nuovo, “a festa” però.

D’ora in avanti i rintocchi si leveranno alti dal campanile delle chiese di Santa Rita e del Santissimo Crocifisso ogni volta che i genitori comunicheranno al parroco, Salvo Morghese – che ha annunciato la novità – la nascita di un bebè. «La vita è un dono – ha spiegato don Salvo – che va accolto e festeggiato da tutta la comunità. Il suono delle campane è anche un invito a guardare in alto, ai nostri campanili che svettano nel cielo».

I dati ufficiali dicono che negli ultimi quattro anni a Castellammare del Golfo i residenti non hanno smesso di diminuire ma il problema riguarda tutto il Paese: in Italia ci sono più decessi che nascite.

Ti informo con un rintocco

I rintocchi delle campane “a morto”, un tempo erano ricchi di informazioni. La campana suonava a tre riprese e più a lungo se il defunto abitava vicino alla chiesa, meno a lungo se abitava lontano. Alla fine delle tre riprese, due rintocchi annunciavano che era morta una donna, tre che il defunto era un uomo. Se l’età del trapassato era tra i 6 e i 40 anni si suonavano tre riprese anche con la campana piccola dopo i tocchi. Oggi che il campanaro è stato sostituito da melodie registrate, tutto ciò non è più possibile.

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