martedì 21 febbraio 2017
La Corte di Cassazione conferma la sentenza in primo grado. In carcere lo zio Michele per occultamento di cadavere
Una foto di Sarah pubblicata su Facebook all'epoca della scomparsa (Ansa)

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Punto fermo sull'omicidio di Sarah Scazzi: i giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione hanno confermato oggi l'ergastolo per la cugina della 15enne, Sabrina Misseri, e la zia Cosima Serrano, accusate di aver ucciso nell'agosto del 2010 la ragazza.

Il procuratore generale ieri aveva appunto chiesto la conferma della condanne. I giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione hanno confermato le condanne per Michele Misseri a otto anni, per suo fratello Carmine, per Vito Russo junior a un anno e quattro mesi e per Giuseppe Nigro a un anno e quattro mesi. Misseri, zio di Sarah Scazzi, è stato condannato per soppressione di cadavere e inquinamento delle prove, suo fratello per soppressione di cadavere, gli ultimi due per favoreggiamento.

Dopo la conferma delle condanne per Misseri (che si era autoaccusato dell'omicidio nel tentativo di scagionare la figlia) si aprono le porte del carcere: nel primo pomeriggio i carabinieri sono andati a prenderlo a casa sua, ad Avetrana. Stessa sorte per il fratello Carmine. Per lui la Cassazione ha riformulato la pena a 4 anni e 11 mesi.

"Rimaniamo convinti che c'è in colpevole e due innocenti che stanno scontando la pena al suo posto". Queste le parole a caldo di Roberto Borgogno, legale di Cosima Serrano. "Sono due sventurate - dice il penalista - Non ci arrendiamo. Combatteremo fino alla fine. È una battaglia per la giustizia, perché siamo davanti a un enorme errore giudiziario".

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