mercoledì 5 marzo 2025
Il testo, secondo i pm, sarebbe stato dettato ai parlamentari dal "Sistema" milanese. Se sarà approvato anche dal Senato, consentirà di costruire un grattacielo presentando una semplice Scia
Un cantiere edile

Un cantiere edile - Ansa

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Il “Sistema” Milano aveva agito in pressing sul governo per mettere a punto un pacchetto normativo che sanasse ex post i numerosi abusi edilizi rilevati negli ultimi mesi dalla magistratura. Dalle intercettazioni agli atti delle indagini della Procura è infatti emerso che la legge "Salva Milano" sarebbe stata voluta e dettata ai referenti politici di Roma in particolare da Giovanni Oggioni, componente della Commissione paesaggio, finito ai domiciliari, e da Marco Cerri, pure lui in commissione e tra i destinatari di richiesta di misura interdittiva. Nell'ordinanza del gip Mattia Fiorentini si specifica che lo scopo sarebbe stato confezionare un testo che agisse sulle violazioni più evidenti, in modo da disinnescare di fatto le inchieste in corso. In pratica una maxi sanatoria. C’era però il “terrore”, si legge nell’ordinanza, che il ministro Matteo Salvini volesse mettere le mani sulla legge e modificasse i passaggi più favorevoli ai costruttori.

Sarebbe stato proprio Cerri il redattore occulto della legge Salva Milano: i pm riportano il contatto tra la sua utenza e il deputato Maurizio Lupi (non indagato) poco prima delle 11 del 21 novembre del 2024, il giorno dell'approvazione alla Camera della legge (il passaggio in Senato è previsto per settimana prossima). Alla Camera quel giorno ci fu anche un intervento, scrivono i pm, dello stesso Lupi, verso le 12.20. Per il gip l'obiettivo di Cerri e altri indagati era solamente paralizzare le indagini, senza alcuna considerazione dell'interesse pubblico. Lupi non nega i contatti ma rivendica l'autonomia sua e del Parlamento: "Non c'è nulla da nascondere, né nulla da svelare. Non servivano intercettazioni per capire che i gruppi parlamentari, per affrontare questioni complesse, si confrontano con associazioni di categoria, esperti, professionisti e imprenditori e cittadini. È normale consultare chi può offrire spunti utili per migliorare i testi di legge". Ma, specifica, "deve essere chiaro che il testo finale è stato elaborato in totale autonomia perché il Parlamento non scrive leggi sotto dettatura".

Ma cosa prevede in concreto la Salva Milano? La legge 1987 è stata approvata in prima battuta dalla camera il 21 novembre scorso, con 172 voti favorevoli e 41 contrari. Se otterrà il via libera anche in Senato, andrà a regolare gli “interventi n materia urbanistica ed edilizia” con l’obiettivo dichiarato di sbloccare i 150 cantieri milanesi finiti sotto la lente dei pm milanesi per presunti abusi. Per fare un esempio, la costruzione di un nuovo grattacielo sarebbe stata fatta passare per semplice ristrutturazione del fabbricato preesistente. Per sanare questo tipo di situazioni, la legge interverrà sulla natura delle pratiche: sarà sufficiente presentare una semplice Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), senza aspettare i piani comunali previsti per demolizioni e conseguenti ricostruzioni. Ergo, non ci saranno più vincoli particolari per le volumetrie. Là dove c’era una palazzina, insomma, potrebbe tranquillamente spuntare un grattacielo. Come appunto è già accaduto.

L’unica condizione è che ciò dovrà avvenire in un ambito già edificato e urbanizzato. In più, sarà una normativa transitoria, che resterà in vigore finché non si procederà a un riordino generale della materia urbanistica.


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