lunedì 4 giugno 2018
La statua opera del maestro Pancella era a sei metri sotto il mare, imbullonata a una piattaforma di cemento al largo del porticciolo di Vallevò. La scoperta dei sub
Il Cristo degli Abissi del maestro Pancella

Il Cristo degli Abissi del maestro Pancella

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Un furto su commissione probabilmente, e compiuto a sei metri sotto il livello del mare. Se ne sono accorti domenica pomeriggio i sub dell'associazione "Orsa Minore" di Lanciano, in Abruzzo. La statua del Cristo degli Abissi, opera dell'artista Vito Pancella, è stata rubata dai fondali davanti al porticciolo di località Vallevò, a Rocca San Giovanni (Chieti).

I sub dovevano pulire la statua e fare la ordinaria manutenzione: erano stati proprio loro a commissionare al maestro - nato a Lanciano nel 1945 e qui morto nel 2005 - la statua, che era stata portata in mare 7 agosto 1994. La denuncia di furto oggi, ai carabinieri della stazione di Fossacesia (Chieti): il presidente dell'associazione, Andrea Monaco, ha parlato di "un esecrabile gesto".

Il Cristo degli Abissi era oggetto di grande devozione, e veniva festeggiato la prima domenica di agosto con una fiaccolata a mare. Era diventata anche una attrazione turistica: sul fondale, davanti alla statua, sono stati celebrati anche alcuni matrimoni.

La scultura in bronzo era tornata in superficie il 21 luglio 2017, dopo 23 anni, perché aveva bisogno di manutenzione e pulizia. Dopo pochi giorni, il 5 agosto, era stata di nuovo riposizionata in mare, imbullonata a oltre sei metri di profondità su un basamento in cemento armato. La statua pesa 15 chilogrammi ed è alta quasi 80 centimetri.

Un'altra statua famosa è quella del Cristo degli abissi, sul fondale di San Fruttuoso, in Liguria, dal 1954.

Alta 2,5 metri e posizionata a 17 metri di profondità, sue copie si trovano nel lago Palù in Val Malenco, a Taranto nel Mar Grande e a Key Largo in Florida.

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