giovedì 11 maggio 2017
Studio delle università della Sapienza e di Cambridge, sostenuta anche dall'Airc. Migliora la sopravvivenza. Domenica 14 maggio in 3.600 piazze le azalee per finanziarie la ricerca contro il cancro.
COMMENTA E CONDIVIDI

Nuovi, importanti passi avanti nella lotta contro i tumori: oggi in Italia il 63% delle donne e il 54% degli uomini sconfiggono la malattia . Resta però il 'gap' tra Nord e Sud: nelle regioni settentrionali, infatti, si sopravvive di più , mentre al Sud si effettuano ancora pochi screening per la prevenzione. È quanto emerge dal 'Rapporto AIRTUM 2016 sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici in Italià, presentato oggi al ministero della Salute nella giornata di studio Survivorship Planning Day. Si registra dunque un significativo miglioramento per i malati di tumore diagnosticati in Italia nel 2005-2009 rispetto al quinquennio precedente. Per le 5 neoplasie più frequenti (seno, colon-retto, polmone, prostata, vescica) questo passo in avanti si traduce in 6.270 persone vive.

Novità anche sul tumore alla mammella. Questa neoplasia colpisce in misura minima anche l’uomo, con un’incidenza dell’1% tra tutti i tumori maschili, mentre quelli alla prostata sono invece il 25%. Percentuali praticamente invertite tra gli uomini portatori di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2, che li predispongono al tumore alla mammella nel 15% dei casi , mentre quello alla prostata cala al 2%. La scoperta è frutto di una ricerca dell’Università La Sapienza e dell’Università di Cambridge, sostenuta anche dall’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), che ha individuato il fattore che modula il rischio di sviluppare il tumore della mammella e della prostata negli uomini. Lo studio potrà servire alla prevenzione e alla diagnosi precoce.

I geni BRCA1 e BRCA2 sono geni ad alta penetranza, cioè la loro alterazione aumenta fortemente il rischio di essere colpiti da tumore. Non tutti gli individui che ereditano tali mutazioni però hanno uguali probabilità di sviluppare un tumore nel corso della loro vita. La ricerca si è avvalsa dei dati raccolti analizzando oltre 500.000 polimorfismi in 1.802 uomini portatori di mutazioni in BRCA1 e BRCA2.

E proprio l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro domenica 14 maggio rilancia in oltre 3.600 piazze l’appuntamento con l’Azalea della Ricerca, distribuita dai 20 mila volontari dell’Airc, a fronte di una donazione di 15 euro. Insieme alle piantine di azalea, i volontari Airc distribuiranno anche una speciale Guida con preziose informazioni in tema di cure.

Nel 2016, in Italia, oltre 65.000 donne sono state colpite da un tumore al seno o agli organi riproduttivi. Il cancro al seno è il più frequente, con circa 50.000 nuove diagnosi, ma è anche la patologia per la quale, negli ultimi due decenni, la ricerca ha ottenuto i migliori risultati portando la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi dal 78 all’85,5 %. Un traguardo importante, ma ancora lontano dal 100%, soprattutto se si considera l’aumento dell’incidenza del tumore al seno nella fascia di età 30-40 anni: sono infatti circa 3.000 le giovani donne ogni anno sottoposte a protocolli di cura per questa malattia.

I tumori ginecologici interessano, invece, più di 15.000 pazienti. Mentre per endometrio e cervice uterina la sopravvivenza a cinque anni ha registrato una crescita costante arrivando rispettivamente al 76% e al 68%, resta ancora molto da fare per combattere il tumore all’ovaio , su cui si stanno concentrando gli sforzi di molti ricercatori. «Il carcinoma ovarico purtroppo è spesso un male silente, difficile da diagnosticare precocemente, con un alto tasso di recidiva e di resistenza ai farmaci – spiega Anna Bagnato, ricercatrice AIRC dell’Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma – e ogni anno, a livello mondiale, sono circa 225 mila le donne colpite da questa forma di cancro e il 45% di loro sopravvive oltre i cinque anni. Molto spesso, infatti, la malattia si ripresenta e non risponde più ai farmaci. Per questo oggi la ricerca è focalizzata sulla messa a punto e sull’identificazione di nuove combinazioni di farmaci capaci di abbattere la resistenza del tumore».

Sono circa 5 mila gli scienziati sostenuti da Airc. Negli ultimi cinque anni l’Associazione ha investito oltre 70 milioni di euro per finanziare 661 progetti in quest’ambito, tra programmi pluriennali guidati dai migliori ricercatori italiani e borse di studio per la crescita e la formazione dei giovani talenti. Le informazioni sulle piazze per trovare l’Azalea della Ricerca sul sito airc.it oppure telefonando al numero 840 001 001, al costo di uno scatto.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: