martedì 24 luglio 2018
Bruxelles pensa a un sostegno finanziario agli Stati che accettino di ospitare i centri controllati per migliorare le procedure di asilo e accelerare i rimpatri degli irregolari
La proposta Ue: 6mila euro a migrante. Salvini: non vogliamo elemosina
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«Se vogliono dare soldi a qualcun altro lo facciano, l'Italia non ha bisogno di elemosina». È netta la posizione del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che respinge al mittente la proposta dell'Unione Europea riportata dal Financial Times di pagare 6mila euro per ogni migrante salvato nel Mediterraneo e accolto da uno dei Paesi membri.

«L'ipotesi non esiste - ha detto Salvini a margine della visita al sacrario dei vigili del fuoco a Capannelle (Roma) -. L'Italia non chiede l'elemosina, anche perché nel corso del tempo ogni richiedente asilo costa tra i 40mila e i 50mila euro». Dunque Bruxelles, ha aggiunto il ministro, «l'elemosina se la può tenere. Noi vogliamo chiudere i flussi in arrivo per smaltire l'arretrato di centinaia di migliaia di presenze. Non chiediamo soldi ma dignità e ce la stiamo riprendendo con le nostre mani».

La proposta europea

Il documento inviato dalla Commissione Ue ai governi, anticipato dal Financial Times e visionato a Roma dall'Ansa, prevede la realizzazione di «centri controllati» nei Paesi Ue «su base volontaria» per migliorare le procedure di asilo e accelerare i rimpatri degli irregolari. La proposta prevede anche un sostegno finanziario agli Stati che accettano di ospitare i centri. I Paesi che acconsentano al trasferimento dei nuovi arrivati in un «centro» situato sul proprio territorio, si legge nel documento, riceveranno 6mila euro a migrante.

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