venerdì 25 ottobre 2019
Il governo si spacca, la destra esulta. Ma l'Italia ci rimette perché la sua richiesta di smistare i profughi in altri Paesi dell'Unione ne esce indebolita
Un'immagine della Ocean Viking (Ilaria Solaini)

Un'immagine della Ocean Viking (Ilaria Solaini)

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A sole 24 ore dalla tragedia di Londra, dove sono stati trovati 39 cinesi morti in un tir, e con la nave Ocean Viking ancora in alto mare, l’Europa dice «no» ai porti aperti. Per soli due voti il Parlamento europeo dei 27 ha bocciato la risoluzione che prevedeva anche di vietare a livello Ue la "criminalizzazione" delle attività di soccorso in mare e "un meccanismo permanente e obbligatorio di ricollocamento per gli arrivi". E il governo italiano si spacca.

La plenaria di Strasburgo ha respinto il testo con 290 voti contrari, 288 a favore e 36 astenuti. Ed è proprio su questi 36 astenuti, tutti deputati del M5s (il Pd, con i verdi europei e il Ppe avevano votato per la risoluzione, ndr) che si è acceso lo scontro in Italia. «L’astensione segnala un problema rilevantissimo – sottolinea il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci –. Non credo che sia possibile costruire un’alleanza con un movimento che ha una posizione sostanzialmente molto simile a Salvini su una questione determinante come quella dei salvataggi e dei soccorsi nel Mediterraneo».

La risoluzione è stata «una occasione persa» per il Parlamento, «una sconfitta per tutti», dichiara Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, che spiega così l’astensione. «La risoluzione poteva trasformarsi nella presa di posizione forte che l’Italia e l’Europa aspettano da anni. Avevamo presentato degli emendamenti che restituivano concretezza e ambizione ad un testo altrimenti vago e polarizzato. Questi emendamenti non hanno trovato il sostegno della maggioranza, da qui la nostra astensione».

A sostenere la posizione europea, dall’Italia, Luigi Di Maio, aggiunge che «in Europa il Movimento 5 Stelle è e resta ago della bilancia e sul tema immigrazione le parole non bastano più». «L’Italia non può farsi carico da sola di un problema che riguarda tutta l’Ue!» conclude su Facebook.

Ma il "no" europeo alla politica dei porti aperti è un’occasione ghiotta per i leghisti che festeggiano. «Attenzione, ogni tanto dall’Europa una buona notizia! – esulta su Twitter Matteo Salvini –. Schiaffo alla maggioranza delle Poltrone Macron-Pd-5Stelle-Renzi. Bocciata al Parlamento europeo una risoluzione per spalancare i porti alle Ong». Soddisfatta anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia. Eppure se fosse passata la risoluzione avrebbe costretto l'Europa a prendersi carico anche dei migranti giunti in Italia, uno dei punti su cui anche Salvini aveva insistito quando era al governo.

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