sabato 27 febbraio 2021
Luigi Ginami e Enzo Matteo raccontano la regione a partire dalla figura emblema di Nicola Gratteri
Il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri

Il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri

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«Siamo vittime di un pregiudizio che ha radici lontane. Un pregiudizio che non riusciamo a toglierci di torno perché la nostra è una terra che continua a vivere di compromessi, soprattutto a livello politico, ma anche di ritardi». Non è facile comprendere la Calabria. Per questo, è importante dare la parola ai figli di questa ragione aspra e complessa. A partire da Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro. È lui il simbolo, anzi "l’uomo-copertina", di "Nicola. Calabria zona rossa per coronavirus", l’ultimo volume della collana Volti di speranza, scritto da Enzo Romeo e Luigi Ginami (Edizioni Messaggero Padova, https://www.fondazionesantina.org/wp-content/libri/NICOLA/mobile/index.html). Quest’ultimo, sacerdote bergamasco, in prima linea nella solidarietà con il Sud del mondo come presidente della Fondazione Santina, ha toccato con mano, nell’ultimo anno, la tragedia-Covid. Bergamo, epicentro della prima ondata, «è stata crocifissa», scrive. È quell’esperienza a spingerlo a tendere la mano verso la Calabria, flagellata dal virus alla fine del 2020. E a voler costruire un «bagno assistito» nella casa per anziani Villa della fraternità di Sant’Andrea dello Ionio, voluta da don Edoardo Varano, recentemente scomparso, sacerdote capace di scegliere gli ultimi e di alleviarne le sofferenze. Raccogliere i fondi necessari non è facile. Non per ragioni economiche. Il libro lo racconta con disarmante sincerità. Molti, anche fra i donatori abituali, si tirano indietro, prigionieri, più o meno consapevoli, di vecchi pregiudizi. Invece di scoraggiarsi, però, don Ginami decide di comprendere e far conoscere lo spirito di questa terra, avvalendosi della collaborazione di un calabrese doc, il vaticanista Enzo Romeo. «Vogliamo trovare storie e racconti, personaggi e esperienze forti e belle che sappiano mostrare all’Italia e al mondo che la Calabria non è mafia, malasanità, corruzione e dissesto politico; che la Calabria ha invece un volto pieno di luce». Come quello, appunto, di Gratteri, che ha avuto il coraggio di scegliere la Calabria, nonostante rimanervi non sia la più facile delle opzioni. O Franco Romeo, direttore della cardiologia del Policlinico universitario Tor Vergata di Roma che, in piena pandemia, è tra i promotori di un’alleanza tra cardiologi, oncologi e ematologi per assistere i cosiddetti "malati fragili": quanti soffrono di patologie che li rendono particolarmente vulnerabili al Covid. O ancora Celeste Logiacco, coraggiosa sindacalista impegnata contro il dramma del caporalato e prima donna alla guida della Cgil nella Piana di Gioia Tauro. E Filippo Cogliàndro, ristoratore che ha avuto la forza di dire no al pizzo e ogni mese invita a pranzo i poveri di Reggio Calabria. Sono tanti i "volti di speranza" e di luce di questa terra. Forse, decenni di promesse infrante hanno reso «il riscatto una promessa che non arriva mai» scrive nella prefazione Philip Pullella, nato a Soriano Calabro, emigrato con la famiglia negli Usa e ora di nuovo in Italia come giornalista. Persone come quelle raccontate da don Ginami e Enzo Romeno dimostrano, però, come aggiunge Pullella, che «la speranza è ancora lì».

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