mercoledì 17 maggio 2023
Il corpo di un uomo trovato a Forlì, viveva al piano terra di una casa invasa dall'acqua del vicino fiume Montone. Una coppia di anziani sepolti dal fango nel giardino di casa a Ronta di Cesena
Nove le vittime accertate, dispersi tra Forlì e Cesena. Esondati 21 fiumi

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Il maltempo non allenta la morsa: alluvioni ed esondazioni stanno duramente colpendo l'Emilia-Romagna. Si parla di 9 vittime accertate, di cui 6 in provincia di Forlì-Cesena, un uomo nel Ravennate e uno del Bolognese, mentre risultano ancora alcune persone disperse.

L'allerta rossa per il maltempo è stata prorogata anche per venerdì 18 maggio in Emilia-Romagna, per le province di Bologna, Modena, Reggio Emilia e per la Romagna. Il bollettino è stato emesso dalla Protezione civile regionale.

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Migliaia le persone evacuate a seguito di strutture allagate; 21 i fiumi in piena o esondati che hanno rotto gli argini. A Cesena la gente è stata costretta a salire sui tetti, in attesa di essere portata in salvo dagli elicotteri. A Forlì il sindaco ha parlato della "peggiore situazione mai vissuta". Scuole chiuse anche per oggi, a Bologna e negli altri Comuni colpiti. Drammatica a situazione a Faenza, nel Ravennate, dove l'acqua è entrata nel centro abitato e molte persone sono state evacuate.

Sempre nel Ravennate è esondato nella notte il fiume Santerno e ci sono state nuovi evacuati accolti nei centri allestiti. Riccione è praticamente sott'acqua. Nel Bolognese esondato anche il fiume Sillaro.

Si sono moltiplicate le foto e i messaggi sui social network di persone che a Faenza, nel Ravennate, nel Cesenate hanno chiesto aiuto poiché le loro case sono state invase dall'acqua. Tra cancellazioni e ritardi è stata interrotta in molti tratti la circolazione dei treni.

Mentre in buona parte della regione Emilia Romagna anche per oggi è stata emessa una nuova allerta meteo rossa per fiumi, frane e mareggiate, diversi eventi sportivi sono stati sospesi per questo fine settimana, tra cui anche il Gran Premio di Formula 1 di Imola, in programma domenica: "Non possiamo procedere in sicurezza e non è giusto aggiungere ulteriori oneri alla comunità e ai servizi di emergenza nella regione". Al momento non è previsto un recupero con un'altra data.


Ansa

Solidarietà da tutta Italia. Anche la parrocchia di Budrio allagata

(di Francesco Zanotti)

Dal rischio deserto all’alluvione. È quanto è accaduto nel giro di poche settimane in Romagna, nel territorio cesenate in particolare. Ieri pomeriggio il fiume Savio è esondato in città e ha invaso d’acqua un intero quartiere. Fossi, torrenti e fiumiciattoli minori sono straripati un po’ ovunque, trasformando le strade in corsi d’acqua da guadare. Molte persone sono state tratte in salvo con gli elicotteri e con mezzi anfibi. Altre sono salite sui tetti. I più si sono rifugiati ai piani alti delle abitazioni.

Nel primo pomeriggio di martedì il Comune di Cesena aveva diramato un avviso di possibile esondazione. Lo stesso avviso è stato diffuso anche questa mattina. Ma martedì, nonostante questo pressante invito, numerosi cittadini sono stati colti all’improvviso dalla piena che ha raggiunto anche due metri di altezza. Al momento si conta un morto nella frazione di Ronta, nella campagna a valle della città, e un disperso.
Ma la situazione è drammatica in tutto il territorio che va dall’Appennino tosco-romagnolo al mare di Cesenatico. Dalla prima mattina di martedì numerose criticità si sono registrate lungo la costa con il mare in strada in tanti punti. Poi sono esondati il Rubicone a Savignano, il Rigossa a Gambettola e il Pisciatello in diversi luoghi lungo il suo percorso che attraversa buona parte dei piccoli paesi vicini a Cesena.

Questa mattina le esondazioni sono più a valle, verso il mare. Il Pisciatello ha invaso l’abitato della frazione di Macerone e il Savio ha rotto gli argini a Castiglione di Cervia. Ovunque la gente è al lavoro per cercare di trarre in salvo chi ancora è isolato. Da martedì sera la frazione di Ranchio che si trova nella valle del torrente Borello, in comune di Sarsina, è isolata e senza acqua per la rottura delle tubazioni lungo la provinciale che porta in paese.

Si contano numerosi sfollati, anche nella città di Cesena. Fino a martedì quelli di Mercato Saraceno erano 35. Il Comune di Sarsina ha allestito un rifugio nell’ostello “Casa Europa” che si trova nella frazione di Turrito.

In campo si vede la solidarietà arrivata un po’ da tutta Italia, con volontari e forze dell’ordine impegnati sul fronte dell’emergenza, come chiesto dal sindaco di Cesena, Enzo Lattuca. “La priorità ora è salvare le persone”, ha detto il primo cittadino. Ma sono i cittadini che per primi si sono messi al lavoro. Altri si preparano al peggio e hanno messo sacchetti di sabbia davanti a porte e portoni perché le previsioni meteo al momento non prevedono nulla di buono.

In collina non si contano le strade chiuse al traffico. Questa mattina l’Anas ha chiuso la vecchia statale Umbro-Casentinese-Romagnola in zona Sarsina. Numerose le strade comunali interdette alla circolazione per le frane, in gran parte dei territori coinvolti, dal mare ai monti.

Ansa

La parrocchia di Budrio di Longiano, riferisce il parroco don Filippo Cappelli, che ha molti ambienti parrocchiali allestiti in un vasto seminterrato questa mattina se li è ritrovati allagati. Ovunque si cerca di tamponare l’arrivo dell’acqua che era sì prevista, ma forse nessuno di aspettava una tale forza. Solo fino a qualche settimana fa si parlava di siccità e di rischio deserto per un lembo di territorio, quello romagnolo, da tutti conosciuto come un giardino e una terra fertilissima per un’agricoltura di nota qualità. Ora l’alluvione ha coperto e invaso quasi tutto. Si spera solo che sia finita qui.


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