lunedì 15 aprile 2019
La Procura di Catania ha trasferito gli atti al Tribunale per i reati ministeriali. Si tratta della vicenda della nave olandese bloccata a Siracusa dal 24 al 30 gennaio 2019
Il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini in visita al comando provinciale della Gdf di Monza e Brianza

Il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini in visita al comando provinciale della Gdf di Monza e Brianza

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Governo indagato per sequestro di persona. Nell'inchiesta aperta dalla Procura di Catania sui presunti ritardi nello sbarco della Sea Watch 3 nel capoluogo etneo, oltre al ministro dell'Interno e vicepremer Matteo Salvini sono indagati anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il vice premier Luigi Di Maio e il ministro Danilo Toninelli. Per tutti il procuratore Carmelo Zuccaro ha presentato richiesta di archiviazione al Tribunale dei ministri di Catania, che dovrà decidere sulla loro posizione entro i prossimi 90 giorni. Poi la palla passerà al Tribunale dei ministri, e infine al Parlamento.

Il ministro Salvini è alla sua seconda iscrizione nel registro degli indagati per il reato di «sequestro di persona commesso in Siracusa» a fine gennaio a bordo della nave Sea Watch 3 bloccata per giorni al largo di Siracusa. Lo ha detto lo stesso Salvini a Monza spiegando che il procuratore Carmelo Zuccaro ha presentato una «contestuale richiesta di archiviazione».

«La Procura distrettuale della Repubblica di Catania - ha detto Salvini - mi comunica che ha trasferito al Tribunale per i reati ministeriali gli atti del procedimento penale nei miei confronti per sequestro di persona. Ci risiamo. Questa volta il fatto l'avrei commesso fra il 24 e il 30 gennaio 2019». Lo ha detto il vicepremier in margine di una serie di incontri a Monza. «È la nave olandese che è intervenuta in acque libiche. Se n'è fregata dell'alt e delle indicazioni del governo olandese di andare in Tunisia e ha messo a rischio la vita delle decine di migranti a bordo per arrivare in Italia con un gesto politico», ha continuato. «Sono arrivati in Italia, li abbiamo curati e li abbiamo fatti sbarcare e abbiamo lavorato per redistribuirli. Il risultato è che c'è un procedimento penale nei miei confronti».

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