venerdì 2 maggio 2025
I sindacati chiedono misure più incisive e l'8 maggio saranno a Palazzo Chigi. La premier: «Creato un milione di posti». La leader Pd: «No, mente». Il concertone e le parole di papa Francesco
«Sicurezza sul lavoro, pronti 1,25 miliardi». Ma è scontro Meloni-Schlein

ANSA

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Oltre mezzo milione di incidenti sul lavoro e più di mille morti l'anno. Tre al giorno: tragedie in cantieri, fabbriche, campi, a cui bisogna mettere fine. Cgil, Cisl e Uil sono scesi in piazza per il Primo maggio all'insegna della sicurezza sul lavoro, ricordando le tante vittime e dicendo basta. Al governo, che dopo i 600 milioni già disponibili dei bandi Inail mette sul tavolo altri 650 milioni (toccando così quota 1, 25 miliardi) per la sicurezza, chiedono misure più incisive in vista dell'incontro dell'8 maggio a Palazzo Chigi.

Servono risposte «adeguate» o sarà mobilitazione, avverte il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Intanto, in attesa del confronto, la premier Giorgia Meloni rivendica l'azione dell'esecutivo in questi due anni e mezzo: oltre un milione di posti di lavoro in più e il numero degli occupati al massimo storico, più di 24 milioni e 300mila.

Un impegno che, assicura, continua anche sul fronte della sicurezza. Ma sulle sue parole si riaccende lo scontro con la segretaria del Pd, Elly Schlein: «Continua a mentire sui numeri», attacca la segretaria dem, rilanciando la necessità di una legge sul salario minimo. Nelle piazze sono riecheggiati anche i referendum dell'8 e 9 giugno. Schlein al corteo a Roma ha sfilato accanto a Landini, che ha rilanciato l'invito ad andare a votare, e ha confermato che il Pd sostiene tutti i 5 sì al referendum.

Mentre il leader M5s, Giuseppe Conte, su Fb ha scritto che il movimento «dirà 4 sì» ai quesiti sul lavoro (resta fuori quello sulla cittadinanza che non aveva firmato). Il tema unitario resta quello della sicurezza e del contrasto agli incidenti sul lavoro. «Questa vergogna deve finire», ha detto la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, dal palco a Casteldaccia (Palermo), dove il 6 maggio dell'anno scorso cinque operai persero la vita, guardando alla convocazione dell'8 maggio per costruire una strategia nazionale e un'alleanza. Da Montemurlo (Prato), il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha ricordato invece Luana D'Orazio, morta lì quattro anni fa in una ditta tessile. E da lì è tornato a chiedere di istituire il reato di omicidio sul lavoro e una procura speciale. Alla giovane nel pomeriggio è stata intitolata una strada, su iniziativa del comune. E alla mamma, Emma Marrazzo, è arrivato l'abbraccio anche della ministra del Lavoro, Marina Calderone, presente alla cerimonia: «Quello che le è accaduto è il peggior incubo», le ha detto assicurando l'impegno a fare di più.

Nel pomeriggio il concertone del Primo maggio a Roma - aperto da Leo Gassmann sulle note di Bella Ciao - ha omaggiato Papa Francesco: «La sicurezza sul lavoro è come l'aria che respiriamo, ci accorgiamo della sua importanza quando viene tragicamente a mancare ed è sempre troppo tardi», le parole di Bergoglio che riecheggiano in una piazza San Giovanni stracolma.

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