sabato 25 marzo 2023
I ragazzi sgranano ogni sera il Rosario che fu di papa Giovanni XIII. E con loro si può pregare anche “da casa, famiglia, chiesa, lavoro, piazza, strada, luoghi di cura, scuola, mare, montagna"
La campana in Comunità sotto la quale i ragazzi pregano in questi giorni

La campana in Comunità sotto la quale i ragazzi pregano in questi giorni - foto Comunità  Villa San Francesco

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Non stanno mai a pensarci troppo su, quando si tratta di Dio (e di chi ha bisogno). Così la ‘Comunità di Villa San Francesco’ (a Facen di Pedavena, provincia di Belluno, due passi da Feltre) per festeggiare i suoi 75 anni ha pensato a 75 giorni di momento comunitario di preghiera, ogni sera, dal 22 marzo al prossimo 4 giugno, Festa della Trinità. E cercano 75 persone che “gradiscono, dai luoghi dove vivono – spiegano -, unirsi alla Comunità a qualsiasi ora nel rendere grazie a Gesù di Nazareth”. Basta poco: si può farlo anche “con musica, poesia, arte, fatica, dolore”, anche “in casa, famiglia, chiesa, lavoro, piazza, strada, luoghi di cura, comunità, istituzioni, scuola, mare, montagna, luoghi di sport, educazione”, così che, “stavolta, mai senza l’Altro”.

Così Leonis, giovane albanese musulmano che vive nella Comunità, ha voluto fare il disegno per la preghiera. Così, nei momenti di preghiera, il Rosario appartenuto per decenni a papa Giovanni XXIII, ora santo (il Papa stesso lo consegnò in punto di morte al suo segretario, don Loris Francesco Capovilla, che lo diede poi a don Gianfranco Zenatto del clero di Padova, “caro amico della Comunità”, che a sua volta lo donò ad Aldo Bertelle, fondatore e direttore di Villa San Francesco), sarà sgranato dalle mani dei ragazzi e dei giovani della Comunità.

A dirla tutta, sono già molti più di 75 quelli che ogni giorno, da mercoledì scorso, pregano uniti alla Comunità. Per esempio una ragazza di prima media di Arten (vicino Facen) ha scritto un messaggio a Bertelle: “Ciao, ma un giorno potremmo venire anche noi a pregare con voi?”. Pregano da Spagna e Gerusalemme, Patagonia e Brasile, Messico e Svizzera, Germania e Paraguay. La scrittrice Brunilde Neroni ha fatto sapere che “dirò il Rosario fino al 4 giugno e la Madonna benedica te e i tuoi ragazzi che hanno questi pensieri”. Una famiglia di giornalisti ha scritto che “ci siamo anche noi, sul far della sera”.

“L’emergenza educativa – racconta proprio Aldo Bertelle - è generata spesso da adulti smarriti, sprovvisti di valori, passioni, sguardi alti e lontani”. Quindi bisogna offrire “la possibilità a ragazzi, giovani, adulti e famiglie, di sognare il loro futuro come luminosa promessa, non come oscura minaccia”.

Si suona la campana della Comunità

Si suona la campana della Comunità - foto Comunità Villa San Francesco

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